L'Europa senza terra coltivabile

Rinunciare a difendere le produzioni agricole nazionali e far spazio alle importazioni, anche di qualità discutibile, che magari arrivano da Paesi non rispettosi dei diritti umani. L’Unione va avanti con la sua politica. Tra gli obiettivi: mettere a riposo il 20 per cento dei suoi terreni. La ricchezza degli Stati-membri come l’Italia (ma anche l’alimentazione e la salute dei suoi cittadini) vengono dopo.

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