Calcio
June 11 2024
La Francia di Mbappé e l'Inghilterra di Bellingham. Futuri compagni di squadra nel Real Madrid forse più galattico di sempre e in corsa anche con vista sul Pallone d'Oro, pur avendo Vinicius - altro madridista doc - una sorta di primogenitura da confermare nella Copa America che si disputerà contemporaneamente all'Europeo 2024. A Berlino il 14 luglio dovranno arrivare loro. Chi dovesse mancare all'appuntamento con la finale non potrebbe ritenersi soddisfatto perché sia la Francia, vice campione del Mondo in Qatar, che l'Inghilterra, beffata dagli azzurri nel 2021, sono due nazionali costruite per vincere e mature al punto giusto.
Non è un caso che i mitologici bookmakers di mezzo mondo li mettano in cima alla lista dei preferiti. Oltre al talento, hanno una strada di ingresso nella competizione che sembra disegnata apposta per poter crescere con il passare delle settimane. Per Deschamps ci sono Olanda (temibile), Polonia (piegata dagli infortuni) e Austria. Per Southgate addirittura Slovenia, Danimarca e Serbia. Può sembrare un dettaglio e invece non lo è perché l'Europeo a 24 squadre, altro esempio di ipertrofia del calcio moderno targato Uefa, alla fine non è altro che un Mondiale in piccolo.
E' vero che mancano Argentina e Brasile, ma ai nastri di partenza ci sono 8 delle prime 10 nazionali del ranking Fifa e nessuna competizione continentale può contare un livello tanto alto ed equilibrato come l'Europeo. Come per la Champions League, insomma, conta tutto compreso il poter gestire incroci e fatiche prima di entrare nella seconda e decisiva fase del torneo.
Alle spalle di Francia e Inghilterra - prima o poi gli inglesi romperanno la maledizione che li insegue dal 1966 - uno sparuto gruppo di outsider in ordine sparso. La Germania, ad esempio, è padrona di casa ma viene da un lungo e tormentato periodo che l'ha portata nelle mani di Nagelsmann ma senza certezze. La Spagna è un concentrato di gioventù e talento col solito limite dell'attacco. Il Portogallo deve gestire la parabola discendente di Cristiano Ronaldo. L'età dell'oro del Belgio sembra definitivamente alle spalle ma attenzione ai colpi di coda di De Bruyne e Lukaku che rimangono pur sempre terzi nel ranking mondiale.
Disegnando una griglia sullo stile della Formula Uno tutte queste nazionali andrebbero in ordine sparso alle spalle della prima fila. Davanti, forse, all'altro gruppetto in cui va messa anche l'Italia di Spalletti insieme a Olanda e Croazia. Gli azzurri pagano un girone che sarà durissimo con insieme le prime tre dell'ultima edizione della Nations League 2023: Spagna (vincitrice), Croazia (finalista) e Italia (terza). Da allora è cambiato il mondo azzurro, fuggito Mancini e subentrato Spalletti con poco tempo a disposizione per costruire un progetto nuovo. Per questo, pur essendo campioni in carica, è impossibile far avanzare nei pronostici gli azzurri.
Anche questa riflessione, però, conferma come l'Europeo storicamente sia una delle manifestazioni meno semplici da decifrare in anticipo. Le ultime due ad averlo conquistato (Italia 2021 e Portogallo 2016) non partivano favorite. Lo era la Spagna del doppio trionfo di fila, non la Grecia del 2004. Non c'è da annoiarsi. C'è la certezza, ormai cristallizzata, che il calcio migliore si gioca nel Vecchio Continente come testimonia anche l'andamento del Mondiale per Club dove le sudamericane non vincono dal successo del Corinthians nel 2012, unica eccezione nelle ultime 17 edizioni.