Economia
January 23 2014
Più di 8mila contribuenti sconosciuti all'amministrazione finanziaria e oltre 50miliardi di euro nascosti. Sono i dati sull'evasione fiscale del 2013, pubblicati oggi dalla Guardia di Finanza (Gdf) . Le cifre sono subito rimbalzate nelle principali testate giornalistiche, che parlano come sempre di un nuovo record dell'evasione nel nostro paese. A ben guardare, i dati meritano un'attenta lettura perché non rappresentano poi una grande novità. Se messe a confronto con quelle del 2012, le statistiche delle Fiamme Gialle sono infatti cambiate di pochissimo nell'arco di dodici mesi.
Nel 2012, per esempio, furono scovati 8.615 evasori totali, cioè 300 in più rispetto a quelli scoperti nel 2013 (8.315). I ricavi e i compensi non dichiarati dai contribuenti sconosciuti al fisco, invece, nel 2012 ammontavano a oltre 22,7 miliardi di euro, oltre 6 miliardi in più rispetto ai 16,1 miliardi accertati lo scorso anno dalle Fiamme Gialle. Un leggero aumento si è registrato invece per l'importo dell'iva dovuta e non pagata: era di 4,78 miliardi di euro nel 2012 ed è salita a 4,99 miliardi nell'anno successivo. In calo, invece, i lavoratori in nero scoperti: erano oltre 16.200 due anni fa e sono scesi a 14.200 circa nel corso del 2013. Nessuna novità di rilievo si registra sul fronte delle fatture e degli scontrini non emessi che, in rapporto al totale dei controlli, si sono attestati sul 32% circa, sia nel 2012 che nel 2013.
Tirando le somme, il numero complessivo di violazioni accertate dalla Gdf, è rimasto più o meno stabile. Dunque, sembra un po' azzardato parlare di un record dell'evasione, fermo restando che l'infedeltà fiscale, nel nostro paese, è probabilmente ancora abbastanza diffusa. Va ricordato, però, che i dati della Guardia di Finanza fotografano una parte del fenomeno, poiché le Fiamme Gialle eseguono sempre dei controlli mirati, che hanno soprattutto un effetto deterrente. In realtà, il grosso dell'evasione viene recuperato dall'Agenzia delle Entrate con le verifiche automatiche e computerizzate. Sulle imposte dirette, l'iva e l'irap, vengono effettuati di solito tra 650mila e 700mila circa accertamenti in un anno, che in meno di 30mila casi portano al pagamento di una maggiore imposta. Grazie a queste attività, nel 2012 sono state riscossi circa 12 miliardi di euro tasse non pagate. Bisognerà dunque attendere i dati dell'Agenzia delle Entrate sul 2013, per fotografare davvero il fenomeno dell'evasione nel nostro paese.