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March 17 2014
In Italia, ora si discute se comprarne meno. Negli Stati Uniti, da tempo, numerose voci critiche (esperti militari, non solo pacifisti) chiedono che non ne sia acquistato alcuno: gli F-35 sono il pomo della discordia. Perchè sono costosi (alla fine l'intero programma costerà alle casse statali degli Usa qualcosa come 390 miliardi di dollari), pieni di difetti (secondo alcuni analisti le loro prestazioni sarebbero inferiori a quelle di altri aerei), e, last but not least, molti dei loro segreti sarebbero già a conoscenza del "nemico".
Che la Cina li avesse carpiti, si sapeva. L'operazione di cyber spionaggio è datata 2007. Ora i risultati si vedono sull'ultima versione del caccia stealth J -20 di pechino. Secondo alcuni funzionari del Pentagono non ci sono dubbi che parte e/o componenti della tecnologia degli F - 35 sia stata presa dai cinesi e usata per costruire parte della propria flotta militare aerea.
Rubati i segreti da Pechino
Iniziata sette anni fa, l'inflitrazione dei cinesi nei computer che custodivano i segreti degli F - 35 sarebbe andata avanti per mesi. I dati sarebbero stati rubati da una speciale unità dell'esercito di Pechino che operava dalla regione di Chengdu e poi sarebbero stati trasferiti alla società statale che si occupa della costruzione degli aerei, l'Aviation Industry Corp. of China.
Pechino ha utilizzato questa tecnologia per rendere più competivi i suoi aerei. Molto di più di quanto lo siano gli F-35. Secondo diversi esperti e analisti americani, le prestazioni del cacciabombardiere della Lockheed sono inferiori non solo all'ultima versione dei stealth cinesi, ma anche a quelle dei jet russi. Il paradosso è che gli Usa si potrebbero trovare con il programma di difesa più costoso della loro storia già obsoleto al momento del suo completamento e conosciuto dal potenziale "nemico".
Ma, la Cina entra nella vicenda non solo per lo spionaggio. Il Dipartimento della Giustizia americano ha iniziato un'inchiesta sulla Honeywell, società americana che partecipa al progetto F - 35 e che avrebbe fatto produrre componenti dell'aereo dalle fabbriche cinesi. Le leggi americane sulla sicurezza non lo permettono. La società ha affermato di aver dismesso quelle produzioni e di averle trasferite negli Usa nel 2012.
Un altro, piccolo esempio delle tanti nubi che si addensano sugli F - 35.
Costi sempre maggiori del programma F - 35
Ma nonostante la loro presenza, il programma di acquisto va avanti. Ormai, è un treno in corsa e nulla sembra riuscire a fermarlo. E questo nonostante i costi dell'intera operazione siano lievitati del 68% rispetto a quanto preventivato nel 2001. Non poteva essere altrimenti. La Lockheed è stata molto abile a costruire attorno all'aereo un sistema dal quale la difesa Usa non può uscire, se non pagando costi ancora più ingenti.
Gli F - 35 nascono infatti come aerei che devono prendere il posto di tutti gli altri modelli in servizio. Quindi, allo stato attuale non esiste una loro alternativa, visto che la sostituzione dei vecchi jet da combattimenti è già iniziata. L'aereo però - si è scoperto - è pieno di difetti. Ogni variazione da apportare, ogni miglioria, costa alle casse federali milioni di dollari. Per questo i prezzi diventano maggiori. Si gonfiano con il passare degli anni. Poi c'è la manutenzione. La Marina ha stimato che i costi potrebbero essere del 30, 40% superiori a quelli pagati per gli attuali modelli in dotazione. "La Lockheed vuole cavare ogni centesimo che può." ha detto un alto ufficiale statunitense.
In origine, il governo americano ne aveva ordinati 2,443. Alla fine, ne acquisterà 400 di meno. Tutta colpa dei tagli di budget del Pentagono. Il Segretario alla Difesa Chuck Hagel ha presentato il suo piano alcune settimane fa. Prevede una forte riduzione degli effettivi delle forze armate, l'eliminazione di alcuni aerei considerati come l'A - 10, ma non certo l'abbandono del programma del nuovo cacciabombardieri. Unica vera novità: nell'anno fiscale 2015 saranno acquistati 8 F - 35 in meno rispetto ai previsti 42, ma cinque in più rispetto a quelli messi a bilancio nel 2014.
Insomma, nonostante le critiche e i costi, la Difesa Usa continuerà a comprare un aereo della cui necessità, pochi sono convinti. Ormai i vincoli sono troppi. tra cui anche quelli politici. La Lockheed, infatti, ha distribuito in almeno 10 stati la produzione degli aerei. Questo significa almeno 130.000 posti di lavoro in diverse zone degli Stati Uniti. Se le commesse diminuissero, o addirittura cessassero, non sarebbe solo un problema per migliaia di famiglie, ma anche per molti politici di Washington. Sotto questo aspetto, gli F - 35 sono un'arma formidabile.