La Fabi aderisce al mese dell'educazione finanziaria

Anche quest’anno il principale sindacato del settore del credito darà il suo apporto per la promozione delle giuste conoscenze finanziarie e bancarie presso i più giovani.

La Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) partecipa infatti per il settimo anno consecutivo alla campagna promossa dal “Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria”. L’iniziativa, nata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha come obiettivo dichiarato di promuovere lo sviluppo e l'apprendimento delle conoscenze e delle competenze finanziarie, assicurative e previdenziali.

A tal fine dal 1 al 30 novembre sarà pubblicata "Sai che?", una serie di 10 video che hanno come protagonisti proprio i ragazzi. Lo scopo è da un lato cercare di capire quanto i giovani conoscono le tematiche più comuni di finanza ed economia, dall'altro aiutare a comprendere meglio conoscenze e comportamenti necessari a prendere decisioni finanziarie sane e consapevoli. Bancomat e carta di credito, inflazione, mutuo e prestito, tasso variabile e tasso fisso, azioni e obbligazioni, piano di accumulo, previdenza complementare, doppia chiave di sicurezza e criptovalute sono i temi che verranno affrontati nei video. Dal 2018, questa è la settima iniziativa portata avanti in concerto con il Tesoro, a cui vanno aggiunte le quattro realizzate con l'Ocse a livello globale a partire dal 2021; in totale sono quindi 11 i progetti della Fabi in questo ambito.

«Essere ammessi a questa manifestazione rappresenta per noi della Fabi motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Quella di quest'anno è una campagna che, tra altro, mette in luce quante difficoltà ancora hanno i giovani a comprendere il significato e l'utilizzo degli strumenti finanziari», commenta il Segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. E osserva: «Nonostante negli ultimi anni si stia facendo molto in questo settore, ne è dimostrazione anche l'ingresso dell'educazione finanziaria nell'insegnamento di educazione civica, c’è ancora molto da fare. La nostra organizzazione da anni ha preso a cuore queste iniziative, perché siamo convinti che spiegare ai più giovani l'economia e la finanza vuol dire, in prospettiva, avere risparmiatori e correntisti più preparati e informati. Molte campagne di educazione finanziaria vengono promosse da soggetti e organismi esterni al settore bancario, noi siamo convinti che spiegare le banche dall'interno sia ancora più importante».

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