Musica
October 18 2015
Fabri Fibra il 17 ottobre 2015 sale sul palco del Fabrique di Milano per una delle due date legate al progetto "Squallor" (la seconda è tra pochi giorni: a Roma il 24, all'Atlantico). Seguiamo da molti anni ormai la carriera di Fabri Fibra ed è difficile spiegare coa stia succedendo in questo momento.
Ci proviamo e partiamo dall'album. Anche se sembra non c'entrare con il tour, invece è da lì che si spiega tutto il resto. Come sapete, il rapper ha rilasciato l'album a sorpresa, pubblicando il singolo "Come Vasco" nelle radio e mostrando su Youtube il videoclip de "Il rap nel mio Paese".
Da quel momento in poi, tolte le polemiche legate al personaggio che oggi considera la sua antitesi artistica, l'impatto mediatico e commerciale è stato molto diverso dagli altri suoi lavori (almeno quelli prima del grande successo). È come se avesse preso la sua popolarità e se la fosse strappata di dosso come pelle secca dopo una scottatura sgradita.
Oggi, lo ha detto in altre parole durante il concerto, Fibra è andato a ricercare il mood mentale di "Turbe giovanili" e "Mr. Simpatia", due album di culto che non hanno cercato la popolarità e non hanno venduto molto, ma hanno dato vita al suo fenomeno. Sono la sua carta d'identità.
In due ore di spettacolo Fabri Fibra non ha suonato nemmeno una sua hit. Non ha cantato "Tranne te", "In Italia", ma nemmeno "Bugiardo", "La soluzione" potremmo fare altri cento esempi perché di canzoni note e famose Fibra ne ha una risma. Niente.
È una scelta, una scelta strana e lucida, una selezione all'ingresso che avrà scontentato alcuni e lasciato un grosso punto interrogativo in testa ad altri. Sembra voglia decostruire per ricostruire e nel frattempo vedere che succede.
Sul palco sono saliti gli amici di nuovi e di sempre, le persone che lui considera la vera scena rap che va seguita e sostenuta: da un energico Clementino a Marracash (in formissima) e Gué Pequeno, da un esplosivo Nitro a Salmo, passando per Gemitaiz, Madman e Gel.
In questo grande turbinio di nomi, si chiarisce ancora meglio che Fibra ha qualcosa che tutti gli altri rapper non hanno al suo stesso livello: un'emotività di fondo e una profondità espressiva che ti stendono come un tir in ogni singolo momento. Ed è una roba che non si impara da nessuna parte.
Lo spettacolo, essenziale e "nero" come tutto il progetto "Squallor", rimarca ancora una volta la volontà di esserci, ma alle sue condizioni. Ha portato gran parte delle canzoni del suo ultimo album (e un inedito pazzesco, "Lo sto facendo") con atteggiamento spregiudicato...per chi avesse altre aspettative.
Ci ha invitati al suo 39esimo compleanno per una festa non convenzionale, senza sorrisi finti e invitati per fare numero. Quindi il pubblico che oggi si è trovato tra le mani Fibra è quello più forte e il più vero. È in quel pubblico più selezionato, l'artista ha ritrovato se stesso.
Chi come me analizza da molti anni i fenomeni popolari, si ritrova oggi in una situazione un po' strana perché Fibra sfrecciava sull'auto del successo, ha tirato il freno a mano, è sceso dall'auto e ha cominciato a correre sulle sue gambe. Non sappiamo dove Fabri Fibra voglia arrivare e cosa gli passi per il cervello, ma in risposta all'energia della sua gente, alle urla di tutti i testi conosciuti a memoria di un album complesso, non ha smesso un attimo di sorridere.
Ha scelto la strada difficile e adesso forse, è tornato a casa.
La scaletta
Intro+Lucariello
Squallor
Medley (Rock that shit - Troie in Porche - Amnesia)
Lamborghini
Come vasco
Alieno
Rap nel mio paese
E tu ci convivi guest Gué Pequeno
Lo sto facendo (inedito)
Trainspotting
Playboy guest Marracash
Vita da star guest Marracash
Pablo Escobar
E.u.r.o. guest Clementino
Chimica guest. Clementino
Medley (Sento le sirene- N.M.N.F.U.C) guest Gemitaiz e Madman
Io non ti invidio
Non crollo
Dexter guest Nitro - Salmo
A volte guest Gel
A casa
Panico
A me di te