Fabri Fibra: il nuovo album è "Fenomeno". 3 maggio 2017
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Musica

Fabri Fibra: la recensione di "Fenomeno"

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Anche Fabri Fibra nella lineup di Home Festival
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Lo scorso marzo Fabri Fibra ha pubblicato il suo ultimo album "Fenomeno"

"Preparati a criticare perché io sono il rapper più odiato d'Italia". Con questa frase si apre "Fenomeno", il nuovo album di inediti di Fabri Fibra, da tre settimane tra i dischi più venduti nel nostro Paese (ieri certificato oro). Chi si appresta ad ascoltare il nono lavoro in studio del rapper di Senigallia è avvertito: in "Fenomeno" non ci saranno complimenti, featuring forzati e rime patinate. No, niente di tutto questo. "Fenomeno" decreta il ritorno di un Fibra che da troppo tempo non dice tutto quello che pensa. E che ha trovato, per l'ennesima volta, la voglia di tornare a farlo.

Le diciassette tracce di "Fenomeno" sono una boccata d'aria fresca per chi ama il genere. Ci sono critiche nei confronti di "colleghi" rapper (Questi rapper sono soffici, leggeri, fazzoletti due veli. Ca**o metti, ti vedi?, canta in Equilibrio) e punti di riflessione su tematiche calde (in Considerazioni compare Roberto Saviano - già citato in Red Carpet - impegnato in un breve monologo pro legalizzazione). La title track Fenomeno, poi, ha un ritmo decisamente coinvolgente: Fibra è in forma e il brano è già hit.


Oltre a quella con Saviano, sono presenti solo due collaborazioni. La prima è con i Thegiornalisti, gruppo rivelazione di quest'ultimo anno, in Pamplona: il brano è candidato a tormentone dell'estate. E ha tutte le caratteristiche per diventarlo senza problemi. In questo inedito featuring, si percepisce un'unione interessante tra due mondi apparentemente lontani. Ma in realtà il completo realismo comunicativo di entrambi (nella scrittura e nella dimensione live) li unisce. Li avvicina e li incolla in maniera inedita. La seconda collaborazione è con Laioung in Dipinto di Blu, nome in grande ascesa nella scena trap del nostro paese. 

L'inquietudine di Fabri Fibra emerge in numerosi brani di "Fenomeno". Invece no è il racconto realista di chi si ferma e riflette su ciò che, nella propria vita, non è andato come si desiderava. L'ultimo brano della tracklist, Ringrazio, invece, è una tragica critica nei confronti della madre (Mia madre mi soffoca da quando sono nato, mi vorrebbe morto dopo quello che son diventato. [...] Prendevo botte fino a quando non usciva sangue) e del fratello Nesli (Se mia madre fosse qui adesso mi direbbe: 'Non ti vergogni? Non aiuti mai tuo fratello').

"Fenomeno"? È come capire davvero cosa significa essere Fabri Fibra, "il rapper più odiato d'Italia".

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