Televisione
March 21 2014
Da Tale e quale show a Ti lascio una canzone. Per Fabrizio Frizzi è stato un anno davvero intenso e il meglio, stando ai boatos, deve ancora arrivare: l’iconico conduttore Rai in questi giorni è infatti al centro delle indiscrezioni per il possibile sbarco alla conduzione de L’Eredità al posto di Carlo Conti, impegnato dal 2 maggio in prima serata con il nuovo talent Si può fare. “Se succede, farò in modo di essere all’altezza”, racconta Frizzi a Panorama.it. Un bel colpo per il presentatore, che tornerebbe così al preserale di Rai Uno a vent’anni esatti dalla conduzione del mitologico Luna Park, imprimendo l’ennesima metamorfosi a una carriera ultra trentennale in cui non si è fatto mancare davvero nulla. Senza però rinunciare al profilo basso e alla discrezione, diventati nel tempo il suo segno distintivo.
Fabrizio, cominciamo dal presente, cioè da Ti lascio una canzone, lo show del sabato sera di Rai Uno di cui sei uno dei giurati.
E’ stata Antonella Clerici a coinvolgermi. E’ un programma che mi piace molto perché ha un’atmosfera familiare: è un po’ lo show alla vecchia maniera ma per nulla antico. Poi questi ragazzi sono bravissimi e talentuosi, pieni di voglia di mettersi alla prova e di crescere. E’ una bellissima esperienza, un’anomala armonia: ultimamente si sente sempre parlare di ambienti in cui si litiga, noi invece stiamo bene e ci divertiamo.
Dopo le polemiche dello scorso anno, non c’è però un a deriva iper buonista?
I bambini vanno protetti dai meccanismi esasperati: la "mortificazione" pubblica per un adulto ormai è accettata come fosse una regola ma non può essere altrettanto valida quando ci sono di mezzo i giovanissimi. Se avessi dovuto dare dei giudici negativi, non avrei accettato. Sarebbe bellissimo far parte della giuria di The Voice o X Factor, però mi sentirei male al momento dell’eliminazione dovendo togliere le speranze a una persona.
Su questo, sei in perfetta sintonia con la Clerici, insomma.
Beh, del resto abbiamo molti aspetti caratteriali simili, compresa una certa sensibilità. Ci conosciamo da anni e ne abbiamo fatte di tutti i colori, compresa una Domenica In piuttosto tosta per tutti. L’ho vista nei momenti più delicati della sua carriera e poi quando è arrivato il grande successo: lei è rimasta la stessa ragazza simpatica, affettuosa e semplice.
E con i tuoi colleghi giurati come ti trovi?
Con Cecilia Gasdia siamo amici. Con lei feci La vedova allegra, nel ’99 all’Arena di Verona: è stata l’unica operetta in cartellone nell’ultra centenaria storia dell’Arena e fu un caso più unico che raro…non per colpa mia (dice ridendo). Pupo è simpaticissimo, senza peli sulla lingua: dice sempre quello che pensa e mi diverto molto con lui. Massimiliano Pani è un gran signore ed è davvero competente nell’ambito musicale e poi…sono pazzo di sua mamma.
E’ inevitabile chiederti dell’Eredità, visto che se ne parla moltissimo in queste ore. In molti danno per certa la tua conduzione del format targato Magnolia da aprile fino alla fine della stagione, visto che Carlo Conti si dedicherà ad un nuovo show in prima serata.
Ne stiamo discutendo, è una cosa che è saltata fuori pochi giorni fa. Diciamo che se n’è cominciato a parlare soltanto venerdì scorso: stiamo valutando e definendo tutti i dettagli. Se succede, succede a breve. Vedremo.
E’ una sfida che ti preoccupa?
Io mi preoccupo per tutte le sfide perché basta un piccolo errore per precipitare. Non agli occhi degli altri, quanto ai miei: ci tengo molto ad essere all’altezza delle prove e a superarle brillantemente. Ancora di più ora che non sono un ragazzino, ho voglia di fare bella figura. Se succede, sarà una sfida enorme perché Carlo in quel programma è di una bravura mostruosa. E' molto lusinghiero che abbiano pensato a me e se dovesse andare in porto sarò molto grato a lui e a Rai Uno. Mi farebbe piacere poter essere utile e scendere in campo in una struttura che mi ricorda per certi aspetti i tempi di Luna Park.
Tra l'altro sono passati vent’anni esatti da quando approdasti al preserale di Rai Uno.
La televisione si è evoluta ed è molto cambiata. Luna Park rispetto all’Eredità è preistoria, però è una cosa che allora facevo bene: è una fascia che conosco ma onestamente essendo passati vent’anni bisogna ridimostrare tutto ed essere all’altezza. Ecco: se succede, farò in modo di essere all’altezza.
Ma un programma tutto tuo non ti manca?
Non bisogna mai fare le cose di fretta ma farle bene. Io adesso paziento. Ho un’età per cui vorrei essere sereno, fare le cose giuste e sbagliare il meno possibile.
Ti piacerebbe riproporre I soliti ignoti?
Me lo chiedono tutti continuamente! Spero che ci sia il tempo e la volontà per rimetterlo in pista, anche per tempi brevi, perché che secondo me non deve stare in onda per più di tre mesi: ha un meccanismo coinvolgente ma alla lunga può stancare. E' un programma che aveva bisogno di riposare e mi auguro che prima o poi venga riproposto. Vedremo che succede: spero non venga messo in gioco in concomitanza con questo eventuale impegno pomeridiano (dice ridendo).
C’è un programma a cui hai detto di no e di cui ti sei pentito?
Non mi sono mai pentito di niente, anche se di errori ne ho fatti: in questo lavoro spesso ti fanno decidere le cose in due minuti e otto secondi, invece bisognerebbe prendersi un po’ di tempo in più per valutare e riflettere.
Una scelta azzeccatissima è stata quella di partecipare a Tale e quale show: lo sai che la tua imitazione di Piero Pelù è diventato un cult in rete?
(ride) E’ stato un lavorone bellissimo. Con Carlo Conti ho fatto una cosa molto divertente, che mi ha fatto crescere anche rispetto ad un percorso che ho sempre sperato di fare ma a cui non avevo mai occasione di avvicinarmi, cioè quello di interpretare, cantare, imitare, giocare con altre corde.
Avendone condotte diciassette edizioni, il tuo nome si associa sempre a Miss Italia. Si rifarà o è tramontato definitivamente?
Non ne so assolutamente nulla, ma immagino che stiano lavorando per ripresentarsi nei tempi più consoni alla manifestazione, cioè fine agosto. Credo che Miss Italia cercherà un rilancio su La7: lo scorso anno sono andati al meglio che potevano in una condizione di emergenza.
A proposito di La7, è impossibile non chiederti di Rita Dalla Chiesa, che vive un momento di stop forzato a livello lavorativo.
Ci siamo sentiti e ovviamente le sono vicino perché è bravissima e non merita di stare ferma. Spero che questa situazione si risolva presto: non conosco i dettagli della vicenda ma immagino si possa trovare un nuovo inizio e che Rita possa tornare a lavorare in piena serenità e in piena autonomia.