Sul Green deal e sulla difesa comune, sulla politica agricola e sull’immigrazione... L’Unione mostra tutti i suoi limiti con decisioni lunghissime, spesso incomprensibili, e giochi che favoriscono i Paesi più forti. Per la rabbia e lo scontento dei cittadini il voto di giugno rischia il flop, innescando una crisi definitiva. A meno di un cambio radicale.