Lifestyle
January 14 2015
Dalla gioia infinita delle ultime gare, nelle quali ha raccolto gli applausi a scena aperta di tutti gli appassionati del pallone di casa nostra, al dramma che si è consumato nella notte tra lunedì e martedì in Brasile, un pugno allo stomaco da togliere il fiato. Per il laziale Felipe Anderson, reduce dal derby di Roma, l'arresto del padre Sebastian Thomas Gomes per duplice omicidio (leggi qui la notizia) rappresenta il salto nel vuoto dopo settimane gratificanti e ricche di risvolti positivi (tra gli altri, la possibile convocazione nella selezione di Carlos Dunga). I parenti sbagliano e i campioni pagano. In termini di popolarità certo, ma pure di serenità interiore, necessaria per raggiungere traguardi di tutto rispetto.
Pelè pianse addirittura in pubblico per le malefatte del figlio Edinho, più volte in carcere per droga, riciclaggio e narcotraffico. E anni fa l'ex centravanti della Lazio, Bruno Giordano rimase pietrificato quando gli dissero che la figlia ventenne era stata arrestata per furto e rapina. Dai figli ai padri, quante delusioni. Nel 2011 il papà e lo zio del campione inglese del Manchester United, Wayne Rooney, furono arrestati in relazione a un presunto scandalo di calcioscommesse in Gran Bretagna. Poche settimane dopo, fu il turno del papà e della zia di Arturo Vidal, giocatore della Juventus, sorpresi per strada con 150 bustine di cocaina. Anche il “vecchio” dell'ex capitano della nazionale inglese, John Terry, venne arrestato nel 2009 con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel 2013 tornò a fare visita alle forze dell'ordine, che gli chiesero conto di una rissa in strada alla quale sembra che abbia dato il via per questioni razziste.
Dal calcio ad altri sport, la musica non cambia. Negli anni Novanta, il papà di Steffi Graf, campionessa di tennis e moglie del fuoriclasse della racchetta Andre Agassi, fu accusato di evasione fiscale in relazione ai guadagni della figlia. Nel 2009, il genitore della tennista serba Jelena Dokic fu invece arrestato per minacce a un diplomatico australiano. Nel 2003 le manette scattarono ai polsi del papà di Olivier Panis, pilota della Formula 1, per un vasto traffico di auto di lusso rubate. Per restare in F1, poco più di dieci anni prima era finito in cella Johan Berger, padre di Gerhard, accusato di truffa a Stoccarda.