Moda
February 26 2024
Uno spazio intimista dove storia e modernità si fondono in un continuum elegante e raffinato. Ferragamo riapre la sua boutique donna in via Montenapoleone 3 - nello storico palazzo Carcassola Grandi, dove visse Emilio Morosini, patriota del Risorgimento italiano - durante la Milano Fashion Week. Un appunto speciale al termine della giornata di sfilate dove godere per la prima volta dello spettacolo offerto da Vincent Van Duysen.
Per creare la nuova boutique Ferragamo, l’architetto ha scelto di lavorare su materiali, luce e ritmo, nel pieno rispetto degli spazi, ridisegnati nel primo Ottocento. La grande sala dedicata alle calzature è un punto di partenza concettuale con le sue volte a crociera e colonne, che parlano di un rapporto privilegiato con la storia, di un viaggio creativo che attraversa il tempo e si proietta verso il futuro. Il gioco dei materiali costruisce un’idea di classicità contemporanea: le pareti in stucco veneziano, i pavimenti in pietra e i soffitti sono in una palette chiarissima e calda, un crema appena percepibile; lastre di marmo screziato rosso, il colore più amato da Salvatore Ferragamo, e grandi specchi che moltiplicano gli spazi sono racchiusi da cornici in bronzo, asciutte e lineari. Gli arredi – pouf, poltrone, tavolini, espositori – hanno linee smussate, morbide.
A colpire sono altresì i lavori di una nuova generazione di designer che, all’interno del negozio, trovano una vetrina privilegiata verso il mondo. Già dall’esterno si intravede un’alcova interamente rivestita di elementi in ceramica azzurra: Acquario è un’opera di Andrea Mancuso/Analogia Project, autore anche di un tavolo nell’ambiente d’ingresso della boutique (ideati sotto la supervisione di Nilufar e della sua fondatrice Nina Yashar). Negli altri spazi si incontra poi Corallium, una collezione di tavoli creati da Andrea Anastasio (editata dalla galleria Giustini/Stagetti, Roma), che utilizza fili di cuoio per “cucire” le pietre, isole cromatiche matericamente in relazione con lo spazio. E i pezzi unici di JoAnn Tan, esercizio di upcycling virtuosistico e raffinato: mobili espositori ricoperti a mano con centinaia di frange di pelle (scarti recuperati nelle sedi produttive Ferragamo), e pouf “insetti” con ricami in rafia o patchwork di pelle ispirati ai pezzi d’archivio zoomorfi, oggetti che combinano passato e presente.
Nel complesso, quello cui ci si trova davanti è un progetto fatto di atemporalità, eleganza e calore raffinato, aperto anche alla sorpresa e alla sperimentazione. Gli spazi della boutique sono stati pensati per essere percorsi come se fossero gli ambienti di una grande casa, permeati da un senso di comfort raffinato. Ogni sala ha una sua anima ed è in risonanza con le collezioni che ospita, amplificandone il messaggio; tutte insieme trasmettono un flusso di energia, lo stile Ferragamo. Calzature, borse, accessori e abbigliamento sono disposti lungo un percorso di scoperta che culmina nell’ambiente dedicato alla seta, a cui si accede con una breve scala realizzata in pietra. Gli spazi sono punteggiati da pouf e poltrone che invitano a una sosta; davanti ai camerini, un vestibolo pensato come un salotto invita al relax e alla conversazione.