Festival di Berlino, i film da non perdere
Sua meraviglia Meryl Streep è la regina del Festival del Film di Berlino. Presidente di giuria, sarà lei a coordinare l'assegnazione dei premi più importanti. Alla sua corte, tra i giurati, la nostra Alba Rohrwacher. Nella giuria per la migliore Opera prima c'è invece Enrico Lo Verso. La presenza italiana si fa sentire - anche se in sparuta rappresentaza - pure in concorso. In lizza per l'Orso d'oro c'è infatti Fuocoammare di Gianfranco Rosi, il regista che col documentario Sacro GRA primeggiò nel 2013 alla Mostra del cinema di Venezia. Dovrà vedersela con altri 17 film.
Nel 2015 l'Orso d'oro andò a Taxi Teheran del dissidente iraniano Jafar Panahi. Quest'anno ci sono ben due film iraniani in competizione, A Dragon Arrives! di Mani Haghighi e Soy Nero di Rafi Pitts.
Emigrazione e ricerca della felicità sono alcuni dei temi ricorrenti delle storie che popoleranno dall'11 al 21 febbraio la 66^ edizione della Berlinale. Sbirciando tra i lungometraggi che faranno mostra di sé in terra tedesca, ecco quelli che non vorremmo perdere.
Ave, Cesare! di Joel ed Ethan Coen
Film d'apertura del festival, sul filo dell'ironia e della comicità ci porta dietro le quinte di un grande studio cinematografico anni '50. George Clooney è un divo non troppo arguto, Josh Brolin un brillante rimedia-guai. Con Scarlett Johansson, Tilda Swinton, Jonah Hill. Impagabile la scena di tip tap di Channing Tatum. Fuori concorso.
Chi-Raq di Spike Lee
Dramma musicale, è una satira sulla violenza delle gang che vivono soprattutto in alcuni quartieri del lato sud di Chicago. Nel cast il rapper Nick Cannon, John Cusack, Samuel L. Jackson. Si basa sulla commedia greca Lisistrata di Aristofane in cui le donne proclamano uno sciopero del sesso finché gli uomini non smettano la guerra. Fuori concorso.
Fuocoammare di Gianfranco Rosi
Rosi si è trasferito per più di un anno a Lampedusa facendo esperienza di cosa vuol dire vivere sul confine più simbolico d'Europa, raccontando in un doc i diversi destini di chi sull'isola ci abita da sempre, i lampedusani, e chi ci arriva per andare altrove, i migranti. In concorso.
L'avenir di Mia Hansen-Løve
Dalla regista francese de Il padre dei miei figli e Un amore di gioventù. Con Isabelle Huppert. Nathalie e Heinz, coppia di insegnanti di filosofia, vivono una vita scandita dai soliti rituali. Ma Heinz si innamora di un'altra. Per Nathalie sarà l'inizio di una nuova vita. In concorso.
Genius di Michael Grandage
Esordio dietro la macchina da presa per il regista teatrale britannico. Con Colin Firth, Jude Law e Nicole Kidman. Da una parte il gigante della letteratura Thomas Wolfe, dall'altra Max Perkins, uno degli editori più famosi. Tra loro un'amicizia complessa e duratura, che cambierà per sempre le vite di entrambi.
The Commune (Kollektivet) di Thomas Vinterberg
Il danese di Festen e Il sospetto ci porta negli anni Settanta, in una comune. Le vite degli individui presenti sono divisi tra desideri personali, solidarietà e tolleranza. Erik e la moglie Anna, giornalista tv, hanno invitato un gruppo di amici. L'armonia della comune va in crisi quando Erik si innamora di una studentessa. In concorso.
Midnight special di Jeff Nichols
Science-fiction thriller con Michael Shannon, Kirsten Dunst, Adam Driver. Un padre e un figlio sono in fuga in seguito ai poteri speciali del bambino di otto anni. A poco a poco si capisce perché il bambino deve indossare un paio di occhiali protettivi. E anche perché estremisti religiosi, governo e polizia sono sulle loro tracce. In concorso.
Des nouvelles de la planète Mars di Dominik Moll
François Damiens, l'attore comico belga di Dio esiste e vive a Bruxelles e La famiglia Bélier, è Philippe Mars, uomo che cerca di essere buon padre, buon ex marito, bravo collega e un fratello comprensivo. Ma questo non lo salva da un figlio vegano, una figlia perdente e da una sorella impegnata nella vendita di quadri di grandi dimensioni dei genitori nudi. In concorso.
Death in Sarajevo di Danis Tanović
Dal regista bosniaco vincitore dell'Oscar al miglior film straniero nel 2002 con No Man's Land. L'Hotel Europa di Sarajevo sta preparando la serata dell'Unione Europea per il centenario dell'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando. Il personale minaccia uno sciopero e così il direttore Omer si rivolge a Enzo, gestore di uno strip club.
Zero days di Alex Gibney
Dal documentarista premio Oscar per Taxi to the Dark Side (2008) e fresco autore di Going Clear: Scientology e la prigione della fede, un doc sulla sicurezza su internet contro criminalità e spionaggio cibernetico. Viene esplorato il fenomeno di Stuxnet, un virus informatico autoreplicante commissionato dai governi Usa e israeliano, scoperto nel 2010 da esperti internazionali di IT. In concorso.
Saint Amour di Benoît Delépine e Gustave Kervern
Dai brillanti registi di Mammuth e Le grand soir, una nuova commedia con Gérard Depardieu e Benoît Poelvoorde. La storia di un padre e un figlio, agricoltori, dal rapporto conflittuale. Nel tentativo di forgiare una nuova complicità, intraprendono un tour tra vigneti. Un omaggio non solo al buon vino ma anche alla gente semplice. Cameo dello scrittore Michel Houellebecq. Fuori concorso.
Where To Invade Next di Michael Moore
In un doc a mo' di diario di viaggio, Moore suggerisce agli Stati Uniti modi alternativi di risolvere i problemi sociali ed economici americani. Prende a modello alcuni Paesi europei. Raccoglie esempi di una migliore qualità di vita e migliori condizioni di lavoro, guardando ai diritti alle ferie dell'ordinamento italiano, ai pasti scolastici francesi, al sistema educativo finlandese, alla parità di genere islandese. Sezione Berlinale Special.
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