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July 11 2021
L'anno scorso il Festival di Cannes è stato colto in contropiede dal Covid-19 e non ha saputo ripensarsi, come invece ha fatto la Mostra del cinema di Venezia, grazie anche a date meno prossime rispetto allo scoppio della pandemia e più agevoli dal punto di vista del numero dei contagi. Quest'anno, invece, il grande orchestratore Thierry Frémaux ha voluto esserci, facendo le cose in grande, come si confà a quello che vuole essere il festival del cinema più importante al mondo. Date spostate in avanti, da maggio a luglio, per aggirare il Coronavirus, e dal 6 al 17 luglio è tempo di Festival di Cannes 2021, edizione 74. Che si propone di rilanciare l'industria del cinema.
A guidare i giurati che assegneranno la Palma d'oro, è stato confermato Spike Lee, primo afroamericano presidente di giuria. Accanto a lui, tra i nomi più patinati, i divi francesi Mélanie Laurent e Tahar Rahim e la statunitense Maggie Gyllenhaal, e poi la regista franco-senegalese Mati Diop, la cantante canadese Mylène Farmer, la regista e produttrice austriaca Jessica Hausner, il regista e produttore brasiliano Kleber Mendonça Filho, l'attore sudcoreano Song Kang-ho (il padre povero di Parasite e poliziotto ingenuo di Memories of Murder di Bong Joon-ho).
Tra le tante star attese sul red carpet, finalmente in presenza, direttamente da Hollywood c'è anche una colonna dello star system americano, Jodie Foster, che a soli 13 anni saliva già i gradini della Montée des Marches, accanto a Martin Scorsese, per Taxi Driver che nel 1976 vinse la Palma d'oro. Le sarà assegnata la Palma d'oro alla carriera.
Il film d'apertura è Annette del poliedrico regista francese Leos Carax, quello di Holy Motors, che unisce un'insolita intrigante coppia: la francese più bella, Marion Cotillard, e lo statunitense del momento, Adam Driver.
Tra le star francesi più luccicanti ci saranno anche Léa Seydoux (presente con quattro film), Louis Garrel (nel cast di The French Dispatch di Wes Anderson), Melanie Thierry come presidente d giuria della Camera d'or, Sophie Marceau per il film sull'eutanasia Tout s'est bien passé di François Ozon, Charlotte Gainsbourg che presenta il suo film autobiografico Jane par Charlotte dedicato alla madre Birkin, Jean Dujardin come protagonista del film di chiusura Agente speciale 117 al servizio della Repubblica - Allarme rosso in Africa Nera di Nicolas Bedos… E ovviamente non possono mancare loro, le tre inossidabili meraviglie: Catherine Deneuve, fuori concorso con De son vivant di Emmanuelle Bercot, Juliette Binoche per Ouistreham di Emmanuel Carrère che apre la Quinzaine des Réalisateurs, e Isabelle Huppert, che pur non avendo film al Festival è protagonista di un incontro con il pubblico.
Da oltreconfine, il film di Anderson è un abito di paillettes di star: Frances McDormand, Tilda Swinton, Benicio Del Toro, Bill Murray, Owen WilsonTimothée Chalamet, Saoirse Ronan, Elisabeth Moss…
E poi ci sono Matt Damon per il film fuori concorso La ragazza di Stillwater di Tom McCarthy, Sean Penn che presenta il suo nuovo film Flag day, Kate Winslet anche se più che altro come ospitata (premia una regista emergente), Nicole Kidman per il galà charity amfAR…
L'attesa italiana è tutta per Nanni Moretti, che ha tenuto fermo il suo Tre Piani, pronto per la Croisette già nel 2020, aspettando che il Festival di Cannes ripartisse. È l'unico film italiano del concorso e farà il suo debutto in Costa Azzurra l'11 luglio (nelle sale italiane arriverà il 23 settembre con 01 Distribution). Tra Cannes e Moretti c'è un duraturo legame di stima e affetto. Per lui è l'ottavo Festival: il primo fu nel 1978 con Ecce Bombo. Nel 2001 vinse la Palma d'oro con La stanza del figlio, nel 2012 fu presidente di giuria.
Tra gli italiani, inoltre, fuori concorso, come evento speciale, c'è il documentario Marx può aspettare di Marco Bellocchio, premiato con la Palma d'Onore, in programma per il 16 luglio (in contemporanea dal 15 anche al cinema).
Alla Quinzaine des réalisateurs quattro gli italiani presenti: ci sono A Chiaradel giovane italo-americano Jonas Carpignano (sarà proiettato il 9 luglio), autore nel 2017 di A Ciambra; Europa del regista fiorentino di padre iracheno Haider Rashid (il 14 luglio); Futura, documentario d'inchiesta a sei mani firmato da Alice Rohrwacher, Pietro Marcello e Francesco Munzi (12 luglio); Re Granchio (10 luglio), opera prima dei registi italo-americani Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis.
Alla Semaine Semaine de la Critique ci sarà Piccolo corpo della giovane triestina Laura Samani, all'esordio nei lungometraggi, favola cruda in dialetto carnico (il 10 luglio).
Tra i film in programma al Festival di Cannes 2021, ecco quelli che non vorremmo perdere.
A Hero di Asghar Farhadi, regista iraniano vincitore di due premi Oscar (nel 2011 per Una separazione e nel 2016 per Il cliente). Protagonista Rahim (Amir Jadidi), in prigione a causa di un debito che non è stato in grado di ripagare. Durante un permesso di due giorni, cerca di convincere il creditore a ritirare la denuncia a fronte del pagamento di parte della somma. Ma le cose non vanno come previsto... Film in concorso.
The French Dispatch di Wes Anderson. Bloccato dalla pandemia, finalmente si levano i veli sul nuovo film corale del creativo e colorato regista statunitense, che si annuncia come una lettera d'amore ai giornalisti, «ambientata nella sede di una rivista statunitense in una città francese del XX secolo». Super cast: Benicio del Toro, Frances McDormand, Adrien Brody, Tilda Swinton, Timothée Chalamet, Léa Seydoux, Owen Wilson, Mathieu Amalric, Bill Murray, Elisabeth Moss, Edward Norton, Willem Dafoe, Christoph Waltz, Cécile de France. In concorso.
Les Olympiades di Jacques Audiard, regista pluripremiato a Cannes, Palma d'oro per Dheepan - Una nuova vita, Grand Prix Speciale della Giuria per Il profeta e il Prix du scénario per Un héros très discret. In bianco e nero, presenta un triangolo di amori e amicizie: Emilie incontra Camille che è attratta da Nora che incrocia il cammino di Amber. Tre ragazze e un ragazzo. Sono amici, a volte amanti, spesso entrambi. Film in concorso.
Tre piani di Nanni Moretti. Adattamento cinematografico dell'omonimo libro dello scrittore israeliano Eshkol Nevo, con Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini. E lo stesso Moretti.
Una serie di eventi trasformerà radicalmente la vita degli abitanti di un palazzo romano, rivelando la loro difficoltà ad essere genitori, fratelli o vicini di casa in un mondo dove il risentimento e la paura sembrano aver avuto la meglio nella convivenza. Mentre gli uomini sono prigionieri della loro caparbietà, le donne cercano, ognuna a suo modo, di ricucire queste vite disunite. Film in concorso.
Benedetta di Paul Verhoeven. Dal regista olandese di Basic Instinct e Elle, una storia basata sul saggio Atti impuri - Vita di una monaca lesbica nell'Italia del Rinascimento di Judith C. Brown, ispirata alla vita di Benedetta Carlini, suora del XVII secolo che dopo essersi ritirata in un convento italiano ha iniziato una storia d'amore con un'altra donna. Con Charlotte Rampling. Film in concorso.
Flag day di Sean Penn. Nuovo film da regista attore per il cineasta statunitense, che dirige anche la figlia Dylan Penn. Basato su una storia vera, è il ritratto di una giovane donna che lotta per curare le ferite del suo passato, mentre ricostruisce il rapporto con il padre. Da bambina, si meravigliava del magnetismo del padre e della sua capacità di rendere la vita una grande avventura. Finché non ha scoperto la sua vita segreta come rapinatore di banche e falsario. Film in concorso.
The story of my wife di Ildiko Enyedi. Dalla regista ungherese di Corpo e anima, Orso d'oro al Festival di Berlino 2017. Con Léa Seydoux, Louis Garrel e gli italiani Sergio Rubini e Jasmine Trinca. In un caffè negli anni '20, un capitano di fregata olandese scommette con un amico che sposerà la prima donna che entrerà nel locale… Film in concorso.
Bergman Insland di Mia Hansen-Løve, con Tim Roth e Mia Wasikowska. Una coppia di registi si stabilisce un'estate sull'isola svedese di Fårö, dove viveva Bergman, per scrivere. Man mano che le rispettive sceneggiature avanzano, a contatto con i paesaggi selvaggi dell'isola, il confine tra finzione e realtà si sfuma. Film in concorso.
Memoria di Apichatpong Weerasethakul, dal regista tailandese vincitore della Palma d'Oro nel 2010 con Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti, il suo primo film «occidentale», con Tilda Swinton. Una coltivatrice di orchidee raggiunge la sorella a Bogotà, in Colombia, e fa amicizia con un'archeologa che studia i resti umani scoperti all'interno di un tunnel. Film in concorso.
Where is Anne Frank di Ari Folman. Film di animazione dal regista israeliano di Valzer con Bashir, Golden Globe per il miglior film straniero. Kitty, l'amica immaginaria di Anna Frank, prende misteriosamente vita nella casa dove Anne e la sua famiglia si erano rifugiate ad Amsterdam, divenuta da allora luogo di visitatori da tutto il mondo. Armata del prezioso diario, che ricorda ciò che Anna visse oltre 75 anni fa, Kitty si propone di trovarla.