Maïwenn e Johnny Depp nel film "Jeanne du Barry - La favorita del re" (Stephanie Branchu - Why Not Productions)
Lifestyle
May 16 2023
Dai pastelli caramellati del carosello di star di Wes Anderson alle atmosfere di polvere e sangue dell’Oklahoma anni ’20 di Martin Scorsese, il Festival di Cannes 2023 è al via. Dal 16 al 27 maggio in Costa Azzurra 21 film si contendono la Palma d’oro, con il pluri-palmadorato Ruben Östlund a orchestrare la giuria del concorso principale. Chiara Mastroianni, un po’ figlia di Francia, un po’ tricolore, secondogenita del grande Marcello, è la madrina e anche la protagonista del film Eureka dell’argentino Lisandro Alonso che sarà presentato sotto la sezione Cannes Première. Sua madre Catherine Deneuve campeggia invece sul poster del Festival, edizione 76, immortalata in un bianco e nero dal sorriso giocoso sulla spiaggia di Pampelonne, vicino a Saint-Tropez, durante le riprese de La Chamade (1968).
Con tre film italiani ai nastri di partenza in lizza nella sezione in concorso, tra grandi anteprime internazionali che aspettiamo da tempo e Michael Douglas a 78 anni omaggiato della Palma d'oro d'onore, snoccioliamo qui i film più attesi alla Croisette, che non vorremmo perdere.
È il film d’apertura del Festival di Cannes 2023 e unisce una regista sceneggiatrice e attrice francese raffinata e acuta, la bella Maïwenn, e il super divo perdonato da Hollywood Johnny Depp, che torna alla recitazione dopo una pausa di tre anni a causa del rumoroso processo con l’ex moglie Amber Heard.
Film fuori concorso, vede Depp in abiti regali, quelli del re Luigi XV di Francia. Maïwenn è Jeanne Vaubernier, una giovane donna della classe operaia affamata di cultura e piacere, che usa la sua intelligenza e il suo fascino per salire uno dopo l'altro i gradini della scala sociale. Diventa la favorita del sovrano che, ignaro del suo status di cortigiana, riacquista attraverso di lei il suo appetito per la vita. I due si innamorano perdutamente e contro ogni decoro ed etichetta Jeanne si trasferisce a Versailles, dove il suo arrivo scandalizza la corte...
Nel cast anche Melvil Poupaud, Benjamin Lavernhe, Pierre Richard, Pascal Greggory e India Hair.
Per chi non ricordasse: Maïwenn ha già diretto Polisse, che narra le vicende della squadra di protezione dei minori della polizia di Parigi, premio della giuria a Cannes 2011, e Mon roi - Il mio re, dolente racconto di coppia che valse il premio come migliore attrice a Emmanuelle Bercot a Cannes 2015.
Alcuni ne parlano come il primo western di Scorsese. Secondo il suo co-sceneggiatore Eric Roth «sarà qualcosa di mai visto prima. Un film che resterà per i tempi a venire». Certo è che ogni nuovo film del poeta americano del lato oscuro, già regista dei cult Taxi driver e Toro scatenato, è di per sé un evento.
Il buon Martin rilegge il libro Killers of the Flower Moon di David Grann sul massacro di nativi americani della Osage Nation, area ricca di petrolio, nell’Oklahoma anni '20, per raccontare la nascita dell’Fbi.
Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, gli attori feticcio di Scorsese, sono sotto la sua egida per la prima volta insieme.
Il film è fuori concorso, tra i borbottii di qualcuno: il presidente di giuria svedese Östlund ha spiegato che è stata una scelta di Martin Scorsese. A 80 anni suonati si può candidamente lasciar le emozioni controverse della competizione a chi ha più voglia di mettersi in gioco.
Jason Schwartzman, Scarlett Johansson, Tom Hanks, Jeffrey Wright, Tilda Swinton, Bryan Cranston, Edward Norton, Adrien Brody, Liev Schreiber, Steve Carell, Matt DillonWillem Dafoe, Margot Robbie… Ogni divo accorre alla chiamata di Wes Anderson, per il suo mondo unico e riconoscibile di colori pastello e simmetrie intriganti.
Film in concorso, Asteroid City è una commedia scifi sui generis: in un'immaginaria e remota cittadina desertica negli anni ’50 si svolge un convegno di astronomia che richiama studenti e genitori da ogni dove; l’organizzazione però sarà sconvolta in modo spettacolare da eventi che cambiano il mondo: arrivano gli Ufo!
Per il regista americano è la terza volta a Cannes, dopo Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore che aprì il festival nel 2012 e The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun nel 2021, entrambi usciti dalla Costa Azzurra a mani vuote.
Potevamo fare tranquillamente a meno di un quinto capitolo su Indiana Jones, dopo aver archiviato le avventure dell’archeologo action quattordici anni fa. Ma ora che Harrison Fordormai ottuagenario è stato chiamato di nuovo a corse e battaglie, perché privarsene? Avrà Phoebe Waller-Bridge come figlioccia e Antonio Banderas come alleato. Il suo nemico? Non ci si può sbagliare: Mads Mikkelsen, il danese che si sta specializzando in ruoli da villain. Sullo sfondo la corsa allo spazio del 1969.
Film fuori concorso, in Italia arriverà al cinema il 28 giugno, dopo l’anteprima al Taormina Film Fest.
Già visto Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, uscito da qualche settimana nelle sale italiane, gli altri due film nostrani in concorso che devono svelarsi sono La chimera di Alice Rohrwacher e Rapito di Marco Bellocchio, fresco di quattro David di Donatello – tra cui miglior regia - per Esterno notte.
Rapito è incentrato sulla storia di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale. Nel cast Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala, Leonardo Maltese, Filippo Timi e Fabrizio Gifuni.
Sarà presentato a Cannes il 23 maggio e uscirà in sala il 25 maggio distribuito da 01 Distribution.
Jonathan Glazer è solito toccare note inquietanti: in Birth - Io sono Sean (2004) metteva Nicole Kidman di fronte a un bimbetto di dieci anni che diceva di essere suo marito morto; in Under the skin spogliava Scarlett Johansson facendola seducente e letale aliena.
Ora si inabissa nelle più cupe e sconcertanti pieghe dell’animo umano con The zone of interest, film in concorso, raccontandoci di Rudolf Höss, «l’animale di Auschwitz», comandante del campo di concentramento polacco che viveva accanto al perimetro del campo con la moglie Hedwig e i suoi figli, sforzandosi di costruire una vita da sogno per la sua famiglia, in una casa con giardino, coltivando piante e fiori.
Nel cast Christian Friedel e Sandra Hüller.
Splendente Palma d’oro nel 2018 con Un affare di famiglia, dopo due incursioni fuori dai confini patri con Le verità con Catherine Deneuve e Juliette Binoche e Le buone stelle – Broker con il divo coreano Song Kang-ho, Hirokazu Kore'eda torna nel suo Giappone con Kaibutsu (Monster), film in concorso.
Quando suo figlio inizia a comportarsi in modo strano, una madre sente che c'è qualcosa che non va: scoprendo che la responsabilità è di un insegnante, si precipita nella scuola del ragazzo chiedendo spiegazioni. Ma man mano che la trama si svolge attraverso gli occhi della madre, dell'insegnante e del bambino, la verità emerge gradualmente. Una storia di amore, dovere, conflitti sociali e segreti.
Nel 2017 l’australiano Warwick Thorntona Venezia vinse il Premio speciale della giuria con Sweet country. Prima, da esordiente, nel 2009 si era fatto notare proprio a Cannes sotto Un Certain Regard con Samson and Delilah, Caméra d'or.
Ora il suo The new boy è ospitato ancora nella sezione «minore» Un Certain Regard ma ha una grande protagonista, Cate Blanchett: dopo esser stata controversa direttrice d’orchestra in Tár, con nomination all’Oscar, la diva fulgente è una suora rinnegata che gestisce un remoto monastero nell’Australia degli anni '40. L’arrivo improvviso di un bambino aborigeno di 9 anni, nel cuore della notte, disturberà quel mondo in delicato equilibrio, in una storia di lotta spirituale e sopravvivenza.
Due dame di Hollywood una di fronte all’altra nel dramma di Todd Haynes in concorso May december, Natalie Portman e Julianne Moore.
Vent'anni dopo che la loro famigerata storia d'amore da tabloid ha scandalizzato la nazione, lui molto più giovane di lei, una coppia sposata cede alla pressione quando arriva un'attrice per fare ricerche per un film sul loro passato.
Nel cast anche Charles Melton, uno dei protagonisti della serie tv Riverdale.
A 86 anni, sull’orlo degli 87 (li compirà 17 giugno), Ken Loach cala un nuovo film, The Old Oak, in concorso a Cannes. Potrebbe essere il suo ultimo, il dono finale prima del ritiro. Il regista britannico ha detto che la memoria va e viene, la vista è abbastanza malmessa, ed è lieto di consegnare al Festival di Cannes, a cui è profondamente legato, la parola fine della sua carriera.
The Old Oak è una storia ambientata nel nord-est dell'Inghilterra, incentrata su un pub, l'unico spazio pubblico rimasto in cui le persone possono incontrarsi in una comunità mineraria un tempo fiorente che ora sta attraversando un periodo di declino. Quando il calo dei prezzi delle case porta a un afflusso di rifugiati siriani nell'area, scoppiano le tensioni. Un dramma sulla perdita, la paura e la difficoltà di trovare la speranza.