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November 05 2021
È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, il candidato italiano al miglior film internazionale agli Oscar 2022, il 24 novembre uscirà al cinema e quindi il 15 dicembre in streaming su Netflix. Il regista napoletano ripercorre il suo dramma personale, la perdita tragica dei genitori quando era adolescente. Una storia vera. Com'è una storia vera il film più atteso di dicembre, House of Gucci di Ridley Scott, con Lady Gaga, Adam Driver, Jared Leto, Jeremy Irons e Al Pacino: racconta le vicende che portarono nel 1995 Patrizia Reggiani a essere la mandante dell'omicidio di suo marito Maurizio Gucci, presidente dell'omonima casa di alta moda italiana.
Le storie vere, che portano alla luce terribili esperienze personali o riaprono pezzi di Storia poco noti, solitamente hanno una presa forte e partecipata sul pubblico. Perché, se l'immaginazione può costruire mondi nuovi straordinari e appassionanti, la vita sa ordire trame così incredibili e sconvolgenti proprio perché sono straordinariamente vere.
Segnaliamo qui 10 film belli tratti da storie vere da vedere in streaming su Netflix.
Rombante la sfida cinematografica vinta da Ron Howard, che rievoca la Formula 1 degli anni '70 e la rivalità tra Niki Lauda e James Hunt, interpretati rispettivamente da Daniel Brühl e Chris Hemsworth, il primo introverso e rigoroso nella messa a punto dell'automobile, l'altro istintivo, scapestrato e donnaiolo. La ricostruzione fedele fa rivivere le corse di allora come se si fosse a bordo pista.
Immancabile il terribile incidente al Nürburgring, in cui Lauda fu soccorso ed estratto dall'abitacolo dagli stessi piloti accorsi. Sono state utilizzate 24 vetture di F1 di allora, più varie repliche e 16 telecamere.
Un'agghiacciante storia vera è raccontata da Il caso Spotlight, premio Oscar 2016 al miglior film e alla migliore sceneggiatura. Nel 2001 l'inchiesta del team investigativo Spotlight del Boston Globe rivelò con documentazioni meticolose la portata sconvolgente di abusi pedofili compiuti dai religiosi cattolici di Boston e il coinvolgimento della Chiesa che aveva tentato di nasconderli.
Potente la prova corale del cast, da Micheal Keaton a Rachel McAdams a Mark Ruffalo. Con rigore, senza melodramma.
Con un poderoso Tom Hanks, capitano coraggioso e acuto che tutti vorremmo avere, il film racconta la storia vera del sequestro nel 2009 della nave porta container americana Maersk Alabama da parte di una banda di pirati somali.
Avvincente dall'inizio alla fine, incredibilmente intenso, Captain Phillips - Attacco in mare aperto è adatto ai palati raffinati come a quelli più avvezzi agli action movie invece che al cinema d'autore. Da vedere.
È un film imperfetto, ne avevamo già parlato, ma ha il grandissimo merito di farci conoscere una storia vera italiana che i più ignoravano. Un'idea visionaria e lucente: negli anni Sessanta l'audace ingegnere bolognese Giorgio Rosa (interpretato da un Elio Germano troppo macchietta) progettò e costruì una micronazione al largo delle acque di Rimini, fuori dalle acque territoriali, una palafitta di ferro che fu un sogno di libertà. Uno Stato indipendente in mezzo al mare, dotatosi anche di propria lingua, moneta e bandiera. Servì un'aggressione militare dell'Italia repubblicana per smantellarlo.
Anche i sovrani hanno le loro fragilità e difficoltà emotive. È il caso del principe Albert futuro re Giorgio VI, papà dell'attuale regina del Regno Unito, che soffriva di evidente balbuzie, problematica alquanto imbarazzante per un regnante che ha tra i suoi compiti fare discorsi ai propri sudditi. Lo interpreta con sensibilità e maestria Colin Firth. Quattro Oscar: miglior film, regia, attore, sceneggiatura originale.
Effetti visivi e voce narrante sono strabordanti, concedendo poco spazio ai silenzi dell'arte, ma The Walk è il racconto di un sogno e di un'impresa che merita di essere ricordata e rivissuta. Quando ancora le Torri Gemelli erano al loro posto, il 7 agosto 1974, il giorno precedente alle dimissioni del presidente Nixon, il funambolo francese Philippe Petit sorprese New York camminando su una fune d'acciaio tirata tra le due torri del World Trade Center. Una mirabolante passeggiata sul vuoto, a 400 metri di altezza.
Diretto dal regista di Ritorno al futuro e Forrest Gump, interpreta l'ardito funambolo Joseph Gordon-Levitt.
Purtroppo è una storia vera. Un vergognoso fallimento del sistema giudiziario americano. Il film ripercorre le ingiustizie e grossolanerie perpetrate durante il processo ai cosiddetti Chicago Seven, un gruppo di attivisti contro la guerra del Vietnam. Nel 1969 sette persone furono accusate dal governo federale di cospirazione in seguito alle proteste alla Convention nazionale democratica del 1968 a Chicago.
Sorkin (premio Oscar alla sceneggiatura per The Social Network) ordisce dialoghi brillanti ed esplosivi. Nel cast Sacha Baron Cohen, in grande forma, Joseph Gordon-Levitt, Michael Keaton, Eddie Redmayne, Mark Rylance.
Ancora Ron Howard, per un dramma umano ispirato alla vita del premio Nobel John Forbes Nash Jr, interpretato da Russell Crowe con grande complessità psicologica. Genio matematico, dalle vette della notorietà agli abissi dell'allucinazione, Nash ha sperimentato tutto.
Quattro Oscar: miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attrice non protagonista a Jennifer Connelly, nei panni dell'amata di Nash.
Migliaia di giovani soldati, di truppe britanniche e alleate circondate dalle forze nemiche, su una spiaggia francese, lì, ad aspettare. La morte. O un disperato salvataggio. Il "miracolo" di Dunkerque, 1940. In uno spettacolo visivo ed emotivo che corteggia, divide e ricompone il tempo, tra terra, cielo e mare, un film di guerra corale diverso da qualsiasi altro film di guerra.
Un film che è un pugno nello stomaco. Brutale e potente, ricostruisce la violenta repressione della polizia contro i manifestanti ospitati presso la Scuola Diaz Pascoli di Genova, durante il vertice G8 del 2001. Non si sofferma troppo sui singoli personaggi, in un'onda corale di disumanità che lascia attoniti. Nel cast Claudio Santamaria, Jennifer Ulrich, Elio Germano.
Ha vinto 4 David di Donatello.