Spunta la balla sulla laurea della Boccia

Dal profilo Linkedin di Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice che con i suoi post e le sue dichiarazioni ha travolto l’ormai ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano emerge un percorso accademico a dir poco singolare. Nel suo profilo, Boccia, nata nel 1983, alla voce «Formazione» indica un primo step raggiunto nel 2001, presso il «Liceo scientifico E. Pascal» di Pompei. L’anno successivo, la donna indica nel suo curriculum «L’Istituto tecnico commerciale Ernesto Cesaro» di Torre Annunziata. In nessuna delle due voci del curriculum viene indicato in titolo di studio conseguito e la relativa votazione, Poi, nel 2005, stando a quanto pubblicato su Linkedin, la Boccia avrebbe conseguito una laurea in economia aziendale presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope. In realtà, secondo la documentazione che La Verità ha potuto visionare, il 2005 è l’anno in cui la mancata consulente di Sangiuliano si era iscritta all’ateneo napoletano, (dopo aver frequentato per 2 anni l’Università federico II di Napoli, rinunciando però agli studi) senza però, stando a quanto risulta a questo giornale, mai completare il percorso iniziato.

Alla Verità risulta anche che l’imprenditrice avrebbe dichiarato di aver sostenuto presso la Parthenope 17 esami, divisi tra i tre anni di corso. Nel primo anno gli esami sarebbero stati 9, tra cui quello di macroeconomia, quello di diritto privato e quello di matematica generale. Nel secondo anno gli esami sostenuti con successo sarebbero stati 6, mentre al terzo avrebbe dichiarato di averne conseguito uno. Senza però, come detto, mai completare il percorso di studi, ai quali avrebbe definitivamente rinunciato nel 2020. La laurea arriverà, come vedremo più avanti, farà poi in un altro ateneo, portando in dote gli esami sostenuti alla Parthenope, anche se non tutti sarebbero stati riconosciuti, forse per alcune differenze tra i due corsi di laurea. Prima di diventare dottoresa, la Boccia avrebbe però conseguito, sempre secondo il suo profilo Linkedin, un diploma di «perito tessile - tecnico moda» presso L’Intelligentia istituti, una scuola superiore parificata con tre sedi in Campania. Che attualmente ha in effetti un corso di studi nel settore della moda, ma che, almeno nell’offerta proposta adesso, non porta a conseguire il ruolo di perito tessile.


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