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October 02 2012
Lo hanno arrestato stamattina all'alba; l'accusa è peculato. Franco Fiorito è già in carcere. Per molti la degna fine di un mese in cui il suo nome è diventato di fatto sinonino di illegalità ed antipolitica.
La Guardia di Finanza sta cercando non solo il famoso milione di euro sottratto dalle casse del gruppo, ma anche la scomparsa di altri 8 milioni.
"L'arresto di Fiorito non deve essere considerato come un fatto personale - ci ha detto poco fa il suo avvocato, Carlo Taormina - ma l'inizio di una nuova Tangentopoli. Il mio assistito non faceva parte dell'Ufficio di Presidenza, quindi la Guardia di Finanza adesso dovrebbe procedere con l'arresto di tutti gli altri 70 Consiglieri. Sotto il profilo giuridico l'arresto di Fiorito per peculato non può considerarsi legittimo. E' vero, i soldi delle Regioni sono soldi dei contribuenti, dei cittadni italiani, ma quando vengono assegnati ai gruppi consiliari diventano soldi privati. Dunque l'accusa di peculato è sbagliata. In questo caso si tratterebbe di appropriazione indebita e per questo reato non è previsto l'arresto".
L'opinione pubblica il suo verdetto lo ha già emesso. Le sue difese? Tutte scuse. Persino l'annuncio di voler restituire 400mila euro non ha sortito alcun effetto: "troppo pochi", è il commento più diffuso sulla rete "con tutti quelli che ha rubato...".
Lui, "er Batman" che si era preso un Suv da 88 mila euro con i soldi del gruppo; lui con le cena a base di ostriche, le feste con le famose "teste di maiale" ora è già in carcere. Nelle sue abitazioni sono in corso perquisizioni.
E poi? E' un caso personale o l'inizio di una nuova valanga contro la politica??
Dallo scoppio dello scandalo alla Regione Lazio le procure hanno avviato indagini "conoscitive" in altre regioni: Piemonte, Sicilia, Emilia Romagna. Si partla anche di controlli nelle province. Senza dimenticare altri casi "nazionali" (Lusi, Penati, Belsito).
In molti stamattina ricordano l'arresto di Mario Chiesa, l'ex Presidente del Pio Albergo Trivulzio di Milano, fermato dopo aver ricevuto una tangente. Quella mattina, quella mazzetta, fu l'inizio di Tangentopoli.
Oggi c'è malcontento, l'antipolitica non è mai stata così forte (altro che le famose monete scagliate contro Bettino Craxi all'esterno dell'Hotel Raphael, il momento di sicuro più drammatico di tutta Tangentopoli che segnò la fine della Prima Repubblica e l'inizio della Seconda) e sono in molti a prospettare un vero e proprio colpo di spugna su tutta questa politica.
Il tutto a pochi mesi dalle elezioni politiche più incerte di sempre, con una legge elettorale debole, i grandi partiti divisi, un governo Tecnico al potere.
Il terreno migliore per far scivolare una valanga.