Moda
August 09 2021
I romani sostenevano «Audentes fortuna iuvat» (Il destino aiuta chi osa, ndr). Nel caso di Eleventy l'adattamento corretto è sicuramente «Il successo segue gli audaci». Il brand viterbese, con sede a Milano sin dagli esordi, nasce nel 2007 dalla volontà dei fondatori Marco Baldassari e Paolo Zuntini e nel giro di pochi anni si afferma nel mercato moda globale come marchio di smart luxury tra i più interessanti e soprattutto dinamico. Un successo dovuto alla visione creativa di Baldassari, che ha saputo intuire le esigenze del mercato proponendo una collezione di alto livello, dall'estetica contemporanea e con prezzi più abbordabili rispetto a quelli dei propri competitor, e alla strategia imprenditoriale che ha reso possibile, nel giro di pochi anni, una distribuzione a livello internazionale prestigiosa.
Seguendo una politica distributiva "audace" e un piano espansionistico ben preciso e coerente con il DNA del marchio, l'azienda ha saputo scommettere su nuovi mercati e su location prestigiose anche in tempi di economia incerta, partendo dal territorio nazionale con flagship store a Milano, Porto Cervo e Ischia solo per citarne alcuni, per poi espandersi attraverso corner e shop-in-shop, da Rinascente in Italia a Londra (Harrod's e Sefridges), Parigi (Printemps), Dubai (Bloomingdale's e Harvey Nichols) e in tutto il territorio australiano.
Nel 2016 nasce Eleventy USA con sede a New York, con uno showroom e un negozio al 77 di Greene Street, aprendo le porte al mercato d'oltreoceano e facendosi portavoce di quel Made in Italy riconosciuto per stile e maestria artigianale.
Superato il periodo pandemico che ha tenuto tutto il mondo in uno stato di sospensione e incertezza, Eleventy riparte aprendo un secondo negozio nella grande mela, questa volta al 769 della prestigiosa Madison Avenue, a pochi passi dall'Empire State Building. Uno stile essenziale, moderno ed accogliente interpreta i 400 metri quadrati suddivisi su due piani: quello inferiore è stato adibito a nuova sede dello showroom, mentre su strada 3 ampie vetrine dialogano con la frenetica metropoli.
«Già dall'inizio dell'anno abbiamo registrato confortanti segnali di ripresa nel mercato americano - dove siamo presenti, oltre a New York, in Canada, Palm Beach e Greenwich - con indicatori positivi sia lato retail che wholesale. Sicuramente ha giocato un ruolo determinante l'avanzamento della campagna vaccinale, ma mi sento di affermare che il risultato è stato raggiunto grazie alla forza di una creatività e di una qualità interamente italiana, alla base delle nostre collezioni» dichiara Baldassari.
Il Gruppo ha chiuso il primo semestre in netta ripresa, per lo più legata all'export (80%) in USA, Russia, Corea, UK e Giappone, e prevede per la fine dell'anno di raggiungere nuovamente un fatturato stimato intorno ai 28 milioni.
Decisamente un messaggio positivo in questo periodo di ripartenza economica e una conferma definitiva del valore del Made in Italy a livello internazionale.