Fleisure, l'app italiana che ci alleggerirà la memoria

È una normale serata tra amici, siamo seduti al solito bar e come al solito si parla di cinema, vengono fuori titoli di cui nemmeno conoscevo l’esistenza, mentre cerco di tenerne a mente qualcuno, un mio amico cerca sulla lista un vino che ha scoperto la settimana prima, un altro continua a insistere che dovremmo provare ad andare in un nuovo locale, uno che abbia in cantina qualcosa di più interessante di chardonnay e lambrusco. Tornato a casa mi butto sul divano e penso a quale film potrei guardare, ma per quanto cerchi di rivangare nella memoria: vuoto assoluto.

Qualcosa di simile deve essere successo a Davide Berretta, perugino classe 1982 tra i fondatori di Fleisure, una startup che punta proprio a sopperire a questo genere di amnesie. In un panorama in cui tutti fanno a gara a infarcire le proprie app di contenuti e funzionalità, Fleisure ha deciso di puntare su un approccio minimale, sostanzialmente è la rielaborazione 2.0 di un taccuino digitale, un contenitore in cui annotare film, canzoni, libri, ristoranti, bar e luoghi di interesse, in modo da poterli ritrovare in qualunque momento.

Tanta gente mi chiede ‘ma è possibile che una cosa del genere non esista già?’ Il fatto è che per una ragione o per un'altra il web è andato in un'altra direzione" spiega Berretta "ci sono network giganteschi come Instagram, Facebook e Twitter dove c'è di tutto, ci sono grandi app e siti ‘settoriali’ per gli appassionati di libri, di gastronomia, di vini, di viaggio. Ma non ci sono tante soluzioni che raccolgano i tuoi interessi tutti assieme e che lo facciano in maniera personale."

Incontro Davide Berretta in un locale del Lower East Side, a Manhattan, ho appena ordinato una birra che mi sta piacendo particolarmente (“dovrei segnarmi il nome da qualche parte” penso, mentre cerco il blocco appunti sul cellulare). Sto raccontando a Davide di un libro che ho letto da poco, ma ho l’impressione che lui sia poco interessato, continua a trafficare con il suo smartphone, così a un certo punto, un po’ infastidito, gli chiedo cosa stia facendo. “Me lo sto appuntando su Fleisure” replica lui, e basterebbe questo a spiegarmi quanto Fleisure sia utile, perché in quel momento capisco che tra tutte le app che ho nel mio smartphone ne manca una per tenere traccia dei film, dei libri, dei locali che mi hanno consigliato, e naturalmente, di questa impareggiabile birra di cui a fine serata sicuramente avrò scordato il nome.

Fleisure

La schermata iniziale di Fleisure è quanto di più semplice si possa immaginare: ci sono i riquadri delle categorie che hai selezionato (nel mio caso film, ristoranti, locali post-cena, libri e viaggi). Accedendo a una categoria appare la lista delle voci annotate (suddivise a seconda di quali devi ancora provare e quali invece hai già spuntato) e una barra di ricerca; ogni voce contiene le informazioni essenziali che Fleisure va ad attingere da servizi terzi come Foursquare, Google, The Movie Database etc.

Fino ad oggi, chi aveva bisogno del genere di servizio offerto da Fleisure si è affidato ad app che forniscono una soluzione tangenziale al problema, come Pinterest, o ad applicazioni, come Relcy e Vurb, che vanno a indicizzare e aggregare contenuti di altre piattaforme. L’intuizione dei ragazzi di Fleisure (sparsi tra New York, Milano, Guastalla, Parigi e Firenze), è stata quella di ridurre al minimo la quantità di informazioni in primo piano, per offrire un servizio che privilegi la gestione dei contenuti da appuntare, al loro approfondimento.

Vogliamo che Fleisure diventi una specie di assistente personale che non solo si ricorda di ciò che vuoi fare e ciò che hai fatto, ma che ti aiuti ad esaudire ogni "desiderio" attivamente, proponendoti offerte interessanti esclusivamente su ciò che hai già in lista. Vuoi andare in Giappone? Tu salvalo in lista, ti faremo sapere quando ci sono dei buoni prezzi. Hai 10 libri che vuoi leggere in lista? Un libraio vicino a te può offrirteli col 20% di sconto.

In futuro, dunque, Fleisure potrebbe evolversi fino a includere una funzionalitàdiscovery, che a partire dall’analisi dei contenuti annotati, provveda a fornire consigli personalizzati. L’obiettivo dichiarato di Berretta e soci, tuttavia, è mantenere l’impostazione non invasiva che caratterizza l’app oggi; una scelta astuta, considerando che il panorama app è già congestionato da applicazioni che subissano l’utente di pubblicità e consigli non richiesti (e spesso dozzinali).

Nonostante il team cosmopolita, Fleisure per ora è rivolta unicamente a un pubblico italiano. La versione per iPhone è stata lanciata nel 2014 raccogliendo un buon successo, fino a entrare nella top 10 dell’App Store italiano. Da giovedì 11 febbraio è disponibile anche la versione per Android, scaricabile gratuitamente dal Play Store.

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