Fonseca e gli altri: le 3 risposte che deve dare il campionato

Il campionato riparte con il botto, proponendo una settimana che comincerà a disegnare alcune delle gerarchie (semi) definitive della Serie A. Sette partite in 21 giorni per chi fa le coppe e cinque per il Napoli che potrebbe entrare nel mese di novembre in fuga, salvo poi misurarsi a sua volta con un calendario di scontri diretti. Big match che l'alternanza delle giornate propone anche subito dopo la sosta per le inseguitrici, alle prese con le fatiche dei big tornati dalle nazionali e con una serie di infortuni non di poco conto che si saldano alle perplessità con cui ci eravamo lasciati prima del break.

Non sarà un week end banale, insomma. Nessuna sentenza definitiva, ma il campionato che torna deve dare almeno tre risposte importanti chiarendo il cammino di alcuni dei protagonisti più in vista dell'ultima parte dell'estate. Fin qui non ci sono stati sconvolgimenti, a parte l'esonero di De Rossi che ha incendiato la piazza di Roma, ma non è detto che la classifica compatta (dal Napoli al Milan le super favorite restano in un fazzoletto di 5 punti) abbia sanato ogni perplessità. Anzi.

FONSECA SI E' RIPRESO IL MILAN?

Ecco, dunque, la prima grande risposta attesa. Paulo Fonseca va considerato pienamente in sella al Milan o rimane appeso a un filo? La società ha fatto trapelare la fiducia piena dopo una settimana di silenzi, però l'ultima immagine è quella dell'ammutinamento di Firenze che segue il cooling break dell'Olimpico e altre scenette poco edificanti. A San Siro arriva l'Udinese, poi ci saranno Bruges e viaggio a Bologna: siccome a seguire c'è il lanciatissimo Napoli di Conte, non è difficile immaginare che il tecnico portoghese possa stare sereno solo facendo filotto prima.

Per lui conteranno innanzitutto i risultati, poi si analizzerà anche l'eventuale e auspicabile cambio di passo di una rosa fin qui scollata se non nella notte del derby. La fiducia è un esercizio utile che rischia di diventare sterile senza risposte in campo. A occhio la sfida di sabato ore 18 contro i friulani è già un dentro o fuori.

THIAGO MOTTA E L'ELOGIO DEL PAREGGIO

L'unica volta che la Juventus ha vinto in casa in campionato eravamo tutti al mare (19 agosto). Poi solo pareggi (3 su 4 allo Stadium e 4 su 7 totali) salutati senza eccessivi allarmi da un ambiente che si considera in missione di ricostruzione dalle maceria. Va bene tutto, ma è impensabile che la luna di miele possa durare all'infinito anche perché la settimana sarà caldissima proponendo prima la Lazio e poi la trasferta in casa dell'Inter.

Thiago Motta dovrà fare con quello che ha perché la cattiva sorte gli porta via molti giocatori. Per come si sono comportanti i giovani ad agosto potrebbe essere una chance e non un problema. A proposito: senza Koopmeiners, McKennie, Nico Gonzalez, Conceiçao e Adzic - oltre ai lungodegenti Bremer e Milik - sarà il tempo per rivedere Douglas Luiz, alias mister 50 milioni, di nuovo titolare dopo l'unico gettone fin qui raccolto a Empoli (14 settembre)?

L'INTER DI INZAGHI E' DEFINITIVAMENTE GUARITA?

Dando per scontati (o quasi) i 6 punti del Napoli contro Empoli e Lecce, la terza domanda riguarda l'Inter di Inzaghi. E' guarita o no dall'approccio un po' naif di questa stagione? Non è ancora un problema di classifica, quanto di segnali. La caduta nel derby ha fatto suonare il campanello d'allarme e adesso i nerazzurri hanno l'opportunità di cancellare definitivamente la pagina nera. La trasferta in casa della Roma e il successivo match scudetto con la Juventus dovranno dire se i campioni d'Italia sono tornati parenti dello schiacciasassi che un anno fa ha dominato gli scontri diretti costruendo così la cavalcata verso la seconda stella.

Nel 2023/2024 Inzaghi ha conquistato 30 punti su 36 contro Juventus, Milan, Napoli, Roma, Lazio e Atalanta: una media di 2,5. Nella stagione precedente, deludente in Italia, si era fermato a 18 (1,5 di media). Oggi è a 3 su 6 frutto della vittoria sui bergamaschi. Dal 2022 l'Inter ha sempre vinto all'Olimpico contro la Roma: ripetersi sarebbe un segnale forte. Arriverà?

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