Lifestyle
January 03 2014
I piloti sono tante volte considerati dall'opinione comune come eroi combattenti, che si sfidano ogni weekend su un difficile campo di battaglia, ricco di imprevisti, di ostacoli, di duelli stremanti, da cui alla fine, solo uno esce vittorioso. Solo uno su tanti.
Il pilota sfida velocità estreme, non conosce paura, affronta curve a velocità impressionanti, a volte è vittima di incidenti spettacolari, ma ne esce totalmente intatto, camminando sulle proprie gambe e salutando il pubblico. A volte purtroppo, nel passato ma anche nel nostro presente, l'eroe è caduto senza più rialzarsi...ma rimarrá comunque nella memoria di tutti, forse anche più forte.
Tutti ricordiamo Senna, Villeneuve, Hunt, grandi eroi del passato, che purtroppo noi piloti delle più recenti generazioni non abbiamo potuto vivere da vicino, ma solo attraverso i racconti dei nostri genitori, o di persone del mondo del motorsport che hanno avuto la fortuna di incontrarli.
Ma noi abbiamo comunque avuto la fortuna di vivere, seguire, tifare qualcuno al loro stesso livello, che con Senna ha battagliato, ma che si è scontrato anche con l'attuale 4 volte campione del mondo Sebastian Vettel.
Michael Schumacher è un eroe dei giorni nostri, dei piloti come me, che almeno una volta nella loro vita, anche solo per un secondo, hanno desiderato e sognato di essere lui, forte come lui, imperturbabile come lui, vincente come lui.
Piloti o meno, per noi italiani Michael è stato motivo di grande orgoglio, perchè la Ferrari è un'azienda italiana, nata da un sogno, ed è simbolo in tutto il mondo di eleganza, successo, velocità ed efficienza. Lui con la Ferrari è sempre stato il più forte di tutti, e nessuno potrà mai negare i suoi risultati straordinari, nè le incredibili imprese che ha compiuto gara dopo gara, anno dopo anno.
È vero, negli anni l'abbiamo criticato in tanti, a volte anche pesantemente. Ma forse in questo momento, in cui Michael è in ospedale a lottare per vivere, ci siamo fermati a pensare solo a cosa lui rappresenti per noi, e non al fatto che in tanti anni in Ferrari abbia imparato si e no 3 parole di italiano (non ditemi che non l'avete mai pensato). Ci ha fatto sognare.
In questo momento lui è un marito, un padre, un amico. È un eroe che improvvisamente è costretto a mostrare il suo lato umano, che ha avuto un incidente praticando uno sport che con le macchine da corsa non ha nulla a che fare.
Trovo banali e immotivate le critiche contro questo straordinario affetto e supporto che tutto il mondo gli sta dimostrando, perchè Schumi è un simbolo importante, è un personaggio straordinario che non ha mai smesso di stupire, è la dimostrazione che non bisogna mollare mai. E credo che noi tutti abbiamo bisogno di un esempio vivente come lui.
#ForzaSchumi !!