Frane, alluvioni e nubifragi degli ultimi 68 giorni hanno provocato 7 vittime e danni per 900 milioni, "che lo Stato non è più in grado di sopportare".
A fornire i numeri dello stato in cui si trova il nostro paese è il capo di #italiasicura, la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico di palazzo Chigi, sottolineando che intervenire per bloccare questa situazione e avviare le opere per la messa in sicurezza del paese deve essere "un impegno morale prima che politico".
"Basta parlare di fatalità - dice - è necessario un salto culturale che consenta da un lato di pianificare la sicurezza 365 giorni all'anno e dall'altro a far sì che tutti si assumano le proprie responsabilità, cittadini inclusi". Non bisogna peroò illudersi, afferma ancora "perché non c'è alcuna bacchetta magica: ci vorranno anni per ricostruire, rafforzare la tenuta di aree in dissesto, arginare la violenza di nubifragi e alluvioni". D'altronde, la messa in sicurezza del territorio e una prevenzione vera, è l'unica strada che l'Italia può percorrere visto che dall'alluvione di Firenze ad oggi l'Italia ha contato 17.668 frane e 3.656 alluvioni, con 4.173 morti. E 168 miliardi spesi per riparare danni e risarcimenti, vale a dire 3,5 miliardi l'anno.
"Oggi siamo in grado di dire che abbiamo un piano nazionale sul dissesto idrogeologico, avendo raccolto tutte le priorità da tutte le Regioni". Lo ha assicurato il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, interpellato a margine degli Stati generali sul dissesto idrogeologico, riuniti alla Camera. "Abbiamo la possibilità di avere sette miliardi in sette anni", ma, puntualizza, 'non si può più pensare di risolvere il problema del dissesto idrogeologico con l'organizzazione e risorse: sia chiaro a tutti che il rispetto del territorio passa anche attraverso il non costruire abusivamente, in zone dove non si può né si deve costruire". Quindi, ha affermato, "mai più condoni edilizi" e ha sollecitato l'approvazione del Ddl sugli ecoreati fermo in Parlamento.