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Friuli: la storia di Nadia Orlando, uccisa dal compagno Francesco

Ha guidato per ore senza una meta sulle strade del Friuli, con il corpo ormai senza vita della sua fidanzata allacciato dalla cintura di sicurezza sul sedile del passeggero.

Poi, dopo dodici ore, ha deciso che quel viaggio dell’orrore, sarebbe dovuto finire al Comando della Polizia stradale di Palmanova. E così ha fatto. È entrato nel cortile della caserma e si è costituito. 

Francesco Mazzega, 34 anni, di Spilimbergo, un paesino di Pordenone, si è costituito la mattina del 1 agosto attorno alle 9, dopo aver strangolato e poi vegliato per l’intera nottata il cadavere di Nadia Orlando, 21 anni, originaria di Dignano.

Il folle gesto la sera prima, al culmine dell’ennesima lite avvenuta in auto, una Toyota Yaris.

Un omicidio annunciato

L’omicidio di Nadia è un altro femminicidio annunciato. Le incomprensioni e i litigi si susseguivano da tempo, tanto che Nadia aveva deciso di lasciare Francesco e ne aveva parlato persino con il padre. La donna gli aveva confidato che era un tipo geloso e possessivo e che aveva paura.

Ma nonostante questi timori, ieri sera Nadia, come molte donne vittime di femminicidio, aveva acconsentito ad un ultimo incontro chiarificatore. Un incontro fatale.

Di lei, infatti, si perdono subito le tracce: non risponde al cellulare, non rientra a casa e, ovviamente, neppure si presenta questa mattina al lavoro. E come lei neanche Francesco.

Entrambi, infatti, lavoravano nell'azienda 'Lima' di San Daniele del Friuli specializzata in protesi ortopediche.

La preoccupazione dei familiari di Nadia 

Il papà di Nadia, nell'ultimo periodo, era molto preoccupato. Pochi giorni fa aveva persino pianto, sfogandosi con un cugino, perché si sentiva impotente davanti al profondo disagio in cui si trovava la figlia.

Nadia Orlando, oltre al lavoro aveva molti interessi ed era ben benvoluta in paese e si prodigava per la propria comunità: aiutava alla sagra locale, che si è conclusa domenica sera, e scriveva articoli sul giornalino della parrocchia.

Per saperne di più

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