Fughe d’autunno: incredibilmente resistono le Canarie

Può sembrare strano, forse assurdo, eppure le Canarie continuano ad essere una meta "aperta ai turisti". Nell'arcipelago di fronte alle coste africane, nonostante ci si trovi tecnicamente in Europa, il lockdown non è stato imposto e al momento non ci sono vincoli a chi decide di farsi una fuga al mare prima che arrivi il grande freddo.

Tour operator, anche italiani, offrono infatti pacchetti per le isole spagnole, a prezzi decisamente competitivi. Con voli in partenza da Bergamo, Bologna, Milano, Napoli si può raggiungere Tenerife in circa 4 ore alloggiando in un 4 stelle in pensione completa a meno di 840 euro a persona.

A Fuerteventura con collegamenti diretti anche da Pisa e Verona si spende anche meno, un all-inclusive 4 stelle per una settimana si può trovare a 622 euro, stessi prezzi se si decide di andare a Gran Canaria, qualcosina di più se la meta finale è Lanzarote.

Insomma mentre qui in Italia ci si prepara al nuovo lockdown c'è chi decide di volare al caldo per un break autunnale in barba al virus e in risposta all'inverno che bussa alle porte. La destinazione in questo periodo è favolosa, le temperature durante il giorno possono superare anche i 27 gradi e l'acqua del mare è calda a sufficienza per una nuotata rigenerante.

Al momento, stando alle indicazioni delle autorità, è consentito l'ingresso in Spagna da tutti i Paesi europei ed appartenenti allo spazio Schengen, senza necessità di motivare la ragione del viaggio e senza obbligo di quarantena. Per le sole Isole Canarie e ai fini dell'accesso alle strutture alberghiere viene però richiesto di esibire un test negativo realizzato nelle 72 ore antecedenti l'arrivo sull'arcipelago.

È richiesto anche prima dell'ingresso in Spagna per via aerea o marittima la compilazione di un "formulario di salute pubblica". Richieste evidentemente ritenute accettabili non solo dai turisti italiani ma anche da tedeschi, francesi e inglesi che stanno trascorrendo proprio in questo periodo una vacanza alle Canarie.

Nonostante i rischi l'idea dell'ultima spiaggia, in tutti i sensi, sembra essere più sensata rispetto a prendere la metropolitana nelle ore di punta.

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