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July 07 2017
Venerdì 7 luglio, ore 16:00 - La polizia tedesca ha comunicato di aver arrestato manifestanti provenienti da Francia, Olanda e Svizzera durante le proteste ad Amburgo a margine del G20. Altri manifestanti stranieri che stavano per raggiungere la città anseatica in treno e in aereo sono stati intercettati e costretti a tornare indietro. Lo riferisce la Die Welt, aggiungendo che rinforzi sono stati inviati alla polizia da altre città tedesche, tra cui 200 agenti provenienti dal Baden-Wurttemberg, piu' di 200 dal Meclebburgo-Pomerania Anteriore e 300 da Berlino.
Il numero dei poliziotti feriti negli scontri di Amburgo intanto è salito a 159. Secondo uno leader - citati da Der Spiegel - della protesta sono invece più di 100 i manifestanti feriti. Georg Ismail, la fonte citata dal magazine, ha denunciato "un'azione terrorizzante da parte della polizia", affermando che i diritti democratici di chi protesta vengono ignorati. Anche Attak, nella tarda serata di ieri, aveva contestato alla polizia di Amburgo di aver voluto impedire la manifestazione. Questa mattina è stato deciso un cambio di programma per i consorti dei capi di stato ad Amburgo: a causa degli scontri e delle proteste è saltata la visita al centro di ricerca climatica, prevista dopo pranzo e voluta dal marito di Angela Merkel. In alternativa, esperti del clima terranno una conferenza all'Hotel Atlantic.
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Già alla vigilia del dodicesimo meeting del Gruppo dei Venti (G20) di Amburgo, in programma il 7 e l’8 luglio, la città sull'Elba si è trasformata in un campo di battaglia tra black block e forze dell'ordine.
Fin dalle prime ore del pomeriggio del 6 luglio la polizia in assetto antisommossa ha presidiato la zona del Fishmarkt, il mercato del pesce, da dove è partita la marcia di protesta intitolata Welcome to Hell (Benvenuti all'inferno).
La situazione è velocemente degenerata: appena 300 metri dopo aver preso il via, il corteo è stato bloccato dalla polizia quando alcuni dimostranti vestiti di nero e col volto coperto hanno iniziato a lanciare oggetti, mattoni, bottiglie e petardi contro le forze dell'ordine, che per disperderli hanno fatto uso di idranti e spray urticanti.
La polizia ha precisato di essere intervenuta solo dopo avere ripetutamente chiesto a un gruppo di "irriducibili" manifestanti anticapitalisti di togliersi le maschere che ne coprivano i volti, senza esito. A quel punto le forze dell'ordine hanno azionato degli idranti per separare il gruppo in questione dalle altre migliaia di dimostranti scesi in piazza. Diversi sono i danni provocati dai disordini e un'auto è stata incendiata.
Dopo gli scontri, gli organizzatori del corteo hanno deciso di sospendere la manifestazione. Alcune persone sono state fermate. Circa 60 poliziotti sono rimasti contusi, 15 sono stati feriti e 3 di loro sono finiti in ospedale anche per ferite agli occhi provocate da petardi. I disordini sono però continuati in serata. Secondo le stime degli addetti alla sicurezza, circa 6.000 dissidenti hanno presidiato le strade.
La città sul fiume Elba è una delle, insieme a Berlino e Monaco, in grado di ospitare un summit di questa portata, dove oltre ai leader mondiali sono giunti tra ieri e oggi circa 6.500 membri di 36 delegazioni e 4.800 giornalisti.
Complessivamente sono almeno 50 le manifestazioni annunciate per il summit, con almeno 100 mila manifestanti attesi. Di questi, 8 mila - soprattutto gli autonomi di sinistra provenienti da Italia e Grecia - sono ritenuti potenzialmente violenti.
Per far fronte a questa sfida la città anseatica ha schierato un totale di oltre 40 mila esponenti delle forze dell'ordine: 20 mila addetti alla sicurezza, 15 mila agenti di polizia locali, 3.800 federali e 2.500 dell'Anticrimine, oltre a una decina di elicotteri, navi e sommozzatori lungo il fiume Elba. Rigoroso il divieto di sorvolare la città: se i dissidenti dovessero ricorrere ai droni, questi sarebbero intercettati e riportati a terra.
Una manifestazione di segno completamente diverso si è svolta mercoledì 5 luglio, quando un folto gruppo di performer e attivisti del gruppo 1000 Gestalten si è mosso per le strade di Amburgo impersonando una massa di zombie.
La protesta nonviolenta contro i 20 grandi della Terra ha messo in scena un'opera di performance art con l'obiettivo di sensibilizzare al tema dell'impotenza dell'individuo nella società odierna. Uno spettacolo in movimento pensato come appello creativo a un maggiore senso di umanità e responsabilità.