Lifestyle
February 02 2016
Un lieve trauma cranico, escoriazioni sulle braccia, tanta paura e 10 giorni di prognosi. Dieci giorni che potrebbero mettere a rischio la partecipazione di Gabriel Garko come co-conduttore al fianco di Carlo Conti al Festival di Sanremo, al via martedì 9 febbraio. La decisione finale verrà presa entro venerdì.
Il popolare attore, volto delle fiction più popolari di Mediaset, è rimasto coinvolto nell'esplosione della villetta in cui è morta una donna di 77 anni e ora è in dubbio la sua presenza sul palco dell'Ariston. Non tanto per le sue condizioni fisiche (è salito da solo sull'ambulanza che lo ha portato al pronto soccorso, da dove e' stato dimesso nella tarda mattinata), ma più che altro per lo choc che può aver subito.
Alcuni testimoni hanno raccontato che, nei momenti successivi allo scoppio, Garko avrebbe anche cercato di entrare in casa per tentare di salvare l'anziana donna, ma che le fiamme già alte glielo avrebbero impedito, ricacciandolo indietro.
Da oggi il bel Gabriel (al quale oggi, nonostante tutto, non sono stati risparmiati ironia e cattiveria sui social) era atteso a teatro per le prove, ma di lui - una volta uscito dall'ospedale - si sono perse le tracce.
Potrebbe aver lasciato temporaneamente Sanremo e qualcuno dice possa essersi rifugiato a casa della mamma che abita a Riva Ligure, a pochi chilometri dal caos del Festival.
Nell'abbraccio consolatorio materno potrebbe ritrovare la serenità e la calma, necessarie per andare avanti e superare lo choc.
Del resto, al momento, sia all'interno del suo staff che nell'ambiente Rai, l'ipotesi di una sua sostituzione in corsa al momento non sembra essere presa in considerazione. "Non se ne è parlato", tagliano corto gli interpellati, rimandando ai prossimi giorni qualunque decisione al riguardo.
L'attore piemontese è stato chiamato da Carlo Conti, insieme a Virginia Raffaele e Madalina Ghenea per la conduzione del festival. Una novità rispetto al solito binomio sanremese bionda-bruna. Prima di lui l'unica presenza maschile accanto al conduttore era stata quella di Piero Chiambretti, nel 1977, al fianco di Mike Bongiorno. "Non sarò un valletto", aveva annunciato dopo la diffusione della notizia, promettendo che per la prima volta sarebbe stato "al servizio dello spettacolo" e che il pubblico avrebbe visto il vero "me stesso".