Smartphone & Tablet
April 12 2018
Siamo solo al quarto mese ma il 2018 si è già posto come anno entusiasmante per tutto il reparto mobile. Poche innovazioni estetiche ma tanta sostanza sotto la scocca. E non è ancora finita: dopo Galaxy S9 e Huawei P20 Pro, dietro l’angolo ci sono le prossime uscite di Google (Pixel 3), Apple (iPhone XI) e Samsung, con il Note9.
Proprio il phablet della serie col pennino è al centro di un aumento di indiscrezioni importanti nelle ultime ore, tanto che qualcuno addirittura afferma che il classico evento agostano potrebbe essere anticipato, per guadagnare settimane di vendita sulla acerrima rivale di Cupertino.
Anche se è la famiglia “S” quella dedicata al più vasto pubblico, mentre la Note è notoriamente dedicata ai professionisti e utenti più esigenti (anche per via del prezzo), da qualche anno Samsung ha portato i maggiori cambiamenti prima su quest’ultima e poi sui Galaxy S. Pensiamo allo sfortunato Note7, esemplare capace di registrare video in 4K a 30 fps, beneficiare dell’ingresso USB Type-C e di un processore Exynos octa-core.
Oppure il Note8, dove hanno debuttato la doppia fotocamera e una serie di ottimizzazioni per la produttività. Probabile dunque che il Note9 erediti dall’attuale Galaxy S9 (in realtà l’S9+) molte specifiche hardware ma con qualche aggiornamento peculiare.
Secondo alcune fonti cinesi, il Note9 dovrebbe avere una batteria più grande, un'unità da 4.000 mAh o 3.840 mAh, in entrambi i casi un importante passo avanti rispetto al precedente, che si era fermato a un’autonomia di 3.300 mAh. Un secondo leak in giro su Weibo, un social orientale a metà strada tra Facebook e Twitter, assicura invece le dimensioni del display: 6,4 pollici di tipo Amoled sempre con rapporto di forme di 18:5:9 ma risoluzione 2K. Tutto qui? Per niente.
Quelle che su Galaxy S9 e S9+ sono novità che la massa sta imparando ora ad apprezzare, sul nascituro Note9 saranno punti fermi di una rivoluzione anche estetica. Pensiamo alla doppia fotocamera verticalecon focale duale; allo speaker stereo e agli AR Emoji. Il punto di distacco sarà il sensore di impronte, che sparirà dal retro del dispositivo per tornare sul fronte.
No, non si tratta di un’imitazione all’attuale Huawei P20 Pro, che pur con il design full view ha conservato uno spazietto per il tastino fisico sul davanti, ma della finalizzazione di quanto mostrato a febbraio dal produttore Vivo, che con Synaptics ha integrato il lettore biometrico in un’area circoscritta dello schermo. In questo modo si salvano capra e cavoli: più semplice e utile usare la sicurezza col dito mantenendo un aspetto tutto touch con cornici molto ridotte.
Basandoci sulle indiscrezioni possiamo tracciare una prima ipotesi di scheda tecnica che andrà aggiornata nel tempo, quando le voci di corridoio diverranno più precise. Per il momento eccola: