Tecnologia
April 03 2023
Dopo la strumentazione digitale a bordo degli aeroplani, anche di quelli più piccoli, erano arrivate le comunicazioni radio digitali che mediante l'invio di dati direttamente ai sistemi di navigazione impediscono le incomprensioni tra piloti e controllori. Ora è il momento dei comandi vocali, soluzione ipotizzata dalla fantascienza già mezzo secolo fa e passata anch'essa per il settore militare. Soltanto che oggi a essere in dirittura di arrivo sono aziende che intendono applicare questa tecnologia anche all'aviazione civile partendo proprio dagli aeroplani d'affari (quelli impropriamente definiti jet privati) e fino all'aviazione generale formata dai monomotori da turismo. Questione di tempo e i piloti parleranno con l'aeroplano esattamente come molti fanno a casa con Siri e Alexa, seppure in questo caso il cervellone dell'aereo dovrà garantire il riconoscimento della voce del pilota. Inutile nasconderci dietro a un dito, se veramente si punta a diffondere la mobilità aerea avanzata, allora è ovvio che queste funzionalità devono essere presenti su ogni macchina volante della prossima generazione e, come retrofit, poter essere installata anche su velivoli costruiti negli ultimi decenni.
L'idea, ovviamente, è quella di ridurre il carico di lavoro degli equipaggi aumentando la sicurezza, anche se è ben noto che in aviazione una cosa sia la sperimentazione, ben altro è il momento in cui la tecnologia nuova viene dichiarata matura.
A crederci è per primo il colosso dell'avionica Garmin, che presentando un aggiornamento del software del 2016 per i display del navigatore touchscreen Gtn 650/750 abbinato alla centralina audio Gma 350/35 propone telligence Telligence, sistema di controllo a comando vocake attivabile mediante la pressione di un pulsante che apre la comunicazione diretta tra microfono del pilota (si vola con la cuffia) e fa prestare attenzione al sistema su quanto viene impartito. Per esempio, impegnati a pilotare con una mano sulla cloche e l'altra sulla manetta motore, basterà premere il comando Telligence e dire “sintonizza la frequenza di...” intendendo questo o quell'aeroporto perché la radio si predisponga su quel canale. Invece, con il comando “Say” (parla), il sistema potrà rispondere per conto del pilota alle interrogazioni di un controllore. Naturalmente i piloti che intendono usare questa meraviglia dovranno addestrarsi a farlo, anche perché il tono, la cadenza della voce e ti ermini ammessi non sono tutti quelli umani, ed anche la lingua utilizzabile per ora è soltanto quella inglese. Per aeroplani più grandi come i bireattori executive sarà invece disponibile il sistema simile ma fatto da Honeywell per la sua strumentazione Anthem, come ha dichiarato recentemente alla stampa specializzata Jason Bialek, direttore marketing dell'azienda: “L'obiettivo è consentire un'interazione più naturale in modo tale che gli errori del pilota siano meno probabili: supponendo che Anthem sia implementata correttamente, e superati eventuali problemi di accuratezza, essa dovrebbe fornire la sensazione di stare volando con un altro pilota.” Essendo destinata a velivoli più complessi, Anthem Vocal potrà supportare un'ampia gamma di comandi e gestire anche applicazioni attraverso la connettività cloud, consentendo di fare pianificazioni molto precise e aggiornate mentre si è in volo perché a reperire le informazioni più recenti è la strumentazione, mentre il pilota conduce l'aeroplano. Bialek spiega: “La domanda per Anthem è alta e per questa capacità vocale in particolare, si passerà quindi dal toccare uno schermo tattile a chiedere direttamente al sistema di navigazione di fare una cosa per noi. Pensavamo di introdurre queste funzionalità già quest'anno, ma su aeroplani ad alte prestazioni è necessario proseguire ancora lo sviluppo poiché vogliamo un livello minimo di comprensione del sistema che sia oltre il 90% dei termini utilizzabili.”
Lufthansa Technik sta già peraltro vendendo il suo Cms Nice sul velivolo Challenger 3500 di Bombardier, che include un comando vocale avanzato basato sull'intelligenza artificiale per gestire i sistemi di cabina come climatizzazione e illuminazione, ma anche per connettersi a siti web e assistere i passeggeri Vip nell'eseguire operazioni varie come prenotazioni e pagamenti. Sulla stessa strada di Honeywell c'è Collins, che fornisce avionica avanzata ad altri produttori aeronautici come Bombardier Challenger, Cessna Citations, Gulfstreams, Hawkers, Learjets. e Piaggio.
In questa gara all'applicazione dell'intelligenza artificiale nelle cabine di pilotaggio c'è anche Phoenix per il sistema Epic di quarta generazione destinato a grandi costruttori come Cessna Citation, Dassault Falcon, Embraer, Gulfstream e Pilatus, che consentirà ai piloti di fare cose come sintonizzare le radio ma anche mostrare un certo parametro, muovere la mappa e trovare le carte di navigazione e le le procedure. Lo stesso si sta facendo per i controllori di volo, come il progetto Voice Crew Interaction (Voici) condotto nell'ambito del programma europeo Clean Sky 2, che sta studiando la creazione di un assistente naturale dell'equipaggio intelligente e controllato dalla voce per la cabina di pilotaggio come parte dell'obiettivo del programma di individuare tecnologie all'avanguardia per ridurre le emissioni di CO2, gas e rumore prodotte dai velivoli di nuova generazione. In questo caso il dimostratore ha emulato una cabina di pilotaggio Dassault Falcon 2000 in volo e ha incluso il rumore della cabina di pilotaggio calibrato registrato a bordo di un Falcon 2000, con l'audio suddiviso in più canali che rappresentano più sorgenti di rumore. Il sistema ha validato tecnologie tra cui l'acquisizione vocale; riconoscimento e interpretazione del dialogo, mostrando un tasso di errore di parole del 5% in condizioni di volo di crociera, che è un risultato sorprendente.
E per i passeggeri comuni? Tranquilli, Diehl propone alle compagnie aeree la sua Toilette senza contatto, nella quale si ordina l'alzata della tavoletta, l'igienizzazione, l'erogazione dell'acqua tiepida o fredda e l'asciugatura delle mani.
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