Economia
August 26 2022
“Ogni consiglio per ridurre l’impatto del caro gas sulle bollette dei consumatori è ormai inutile”. E’ lapidario il presidente del Codacons Carlo Rienzi
Con i previsti rincari delle bollette dell’energia fino al 500% a partire da settembre, lo spauracchio della chiusura totale di NordStream1 e il prezzo del gas ieri a 317 euro megawattora e che potrebbe arrivare a 400 nel giro di qualche settimana, anche mettere il coperchio sulla pentola per far bollire l’acqua prima o fare la doccia invece del bagno avrebbe un impatto sul costo finale della bolletta dell’energia davvero irrisorio.
Certo, secondo Rienzi i consigli virtuosi - gli stessi che valgono da 20 anni a questa parte – sono sempre validi, ma il problema è un altro e si chiama “speculazione”. Di sicuro, avverte il Presidente Codacons, ci sono degli errori da non fare in un momento tanto delicato.
“Vietato passare al mercato libero. – tuona Rienzi – Chi ha avuto l’intelligenza e la bravura di rimanere nel mercato regolamentato deve assolutamente rimanere lì perché il mercato libero è una grande fregatura dato che si tratta di un mercato incontrollato e incontrollabile, nato sì per risparmiare, ma nei fatti non è così. Noi abbiamo verificato che chi è passato al mercato libero alla fine non ha avuto una diminuzione, ma un aumento dei costi dell’energia e ci auguriamo che lo stato non ci obblighi a questo passaggio e che ci lasci la libertà di rimanere nel mercato regolamentato che rimane l’unico in cui possiamo controllare i prezzi del gas e della luce. Poi c’è il tema del risparmio energetico e si ripetono sempre le stesse cose.”
I comportamenti virtuosi funzionano e vanno procrastinati, anche se, come sottolinea Rienzi. il problema è a monte. In attesa che i nodi vengano risolti è bene comunque adottare stili di vita consapevoli e accortezza che male non fanno, come dicono e ripetono da tempo le associazioni del settore. Confconsumatori, ad esempio avverte:
“Per risparmiare sulle spese di riscaldamento è bene fare attenzione a utilizzare il termostato ed installare delle valvole termostatiche sui termosifoni per poter regolare l’afflusso dell’acqua. Il consiglio, poi, è quello di regolare la temperatura in base all’esigenza reale di calore all’interno di casa. Anche solo un grado in meno permette di risparmiare l’8% sulla bolletta. Considerando un consumo di 1.100 metri cubi di gas si tratta mediamente di ben 120 euro all’anno per ogni grado in meno. In questo senso è bene spegnere il riscaldamento prima di uscire di casa e se possibile un’ora prima di andare a dormire; Abbassare le serrande di notte per limitare la dispersione di calore; Tenere caloriferi sgomberi da oggetti. Poiché il calore si diffonde per irraggiamento, è necessario che nulla ostacoli la diffusione del calore dal termosifone all’abitazione; Ridurre il più possibile eventuali spifferi alle finestre. Ricordiamoci che anche serramenti nuovi possono avere problemi. Sarà opportuno verificare le guarnizioni tra anta e telaio o regolare adeguatamente le cerniere per permettere la corretta chiusura; Valutare di posizionare tra il termosifone e il muro un pannello termo-riflettente.
Anche in cucina le regole per risparmiare sono sempre le stesse ovvero: Coprire le pentole con il coperchio durante la cottura per evitare la perdita di calore; Sfruttare il calore residuo per ultimare la cottura spegnendo la piastra pochi minuti prima di togliere la padella dai fornelli; Usare, quando è possibile, delle pentole a pressione; Utilizzare sistemi di cottura a scomparti impilabili, come le vaporiere, che permettono la cottura di differenti vivande con un unico fornello”.
Per risparmiare sulla luce, sottolinea ancora Federconsumatori, è bene:
“Utilizzare la corrente elettrica negli orari più indicati: per la tariffa bioraria, la sera dalle 19.00 alle 23 dal lunedì al venerdì, durante i weekend e nei giorni festivi; Scegliere programmi di lavaggio adeguati alla reale tipologia di “sporco” da lavare; Spegnere sempre tutti gli elettrodomestici che non sono in uso e ricordare che anche la spia di standby pesa molto sulla bolletta elettrica; Evitare di tenere una temperatura troppo bassa dei condizionatori e attivare la sola funzione di deumidificazione; Aggiornare la tipologia di elettrodomestici con quelli di classe energetica più performante AA++; Adottare le lampadine a LED; Sbrinare il frigorifero e congelatore”.
Secondo il numero 1 di Codacons Carlo Rienzi, però “Il problema è talmente grosso che con tutti questi finti tentativi di risparmio non si risolve assolutamente niente. Siamo nelle mani di un mercato che è in gran parte speculativo. Il consiglio ai consumatori, , quindi, è quello di urlare e protestare con lo Stato e l’Arera e le autorità perché loro si lasciano condizionare i prezzi dai cosiddetti mercati europei che sono alla base di una grandissima rete di speculazione. Ormai che si tratti in gran parte di speculazione lo dicono tutti. Nessuno pensa che veramente il gas che viene venduto oggi costi tanto quanto il prezzo cui viene venduto. Quindi si lascia che il prezzo di riferimento del mercato europeo (che di solito è quello di Amsterdam) salga in modo da poter giustificare gli aumenti dicendo che i costi sono cresciuti a livello europeo. In realtà tutto questo non è verificato da nessuno.”
Il Codacons, in questo senso, ha fatto ricorso al Tar della Lombardia contro l’Arera. “Noi abbiamo chiesto – spiega Rienzi – il blocco degli aumenti che è stato fatto a inizio anno e stiamo aspettando che il Tar decida, ma al momento l’udienza è stata rinviata senza rendere note le motivazioni di tale scelta. Noi ora faremo una richiesta di sospensiva degli aumenti – e si parla degli aumenti di gennaio – perché a noi risulta che l’Arera non fa nessuna verifica della effettività degli aumentim ma recepisce pedessiquamente e senza verifiche quelli che sono i prezzi europei di riferimento sui quali nessuno ha potere di controllo. Se non ci sarà un prezzo massimo del gas - come fanno finta di volere tutti, ma ne parlano e nessuno lo fa - noi saremo sempre vittime della speculazione. Non è vero che il gas manca; però aumenta e viene aumentato perchè l’Arera non si prende la briga di andare a distinguere quelli che sono aumenti reali dei costi rispetto a quelli che sono aumenti speculativi da parte dei grossisti dell’energia che poi fanno il gioco che vogliono tra quello che comprano e vendono attraverso contratti a lungo termine”.
“Ci sarà un rivolta della gente – conclude il presidente del Codacons – prima o poi e sarà divertente vedere chi sarà eletto che cosa farà perché qui tutti si riempiono la bocca di proclami che sono tutti chiacchiere e parole perché questi non sanno nemmeno da cosa sono determinati gli aumenti. Siamo arrivati a un punto che dicono ‘ah, c’è la guerra, e quindi gli aumenti saranno colpa della guerra’. Non si vanno neppure a sentire le dichiarazioni di chi sa come vanno le cose e ribadisce che gli aumenti sono dovuti in gran parte alla speculazione. Non hanno nemmeno la percezione di quello che è il problema, figurarsi cosa ci possiamo aspettare dai cosiddetti partiti che andranno alle elezioni. Assolutamente niente. Andiamo avanti con le nostre lotte individuali. Non resta altro da fare”.