Su gas e petrolio l'Europa rinvia ma Draghi rassicura: «Inverno senza emergenze»

Luci (poche) ed ombre (tante). Il Consiglio europeo si chiude così a due volti, con una netta predominanza delle difficoltà in tema energetico su cui non si trova una linea comune e quindi si utilizza l’unico strumento politico del momento: il rinvio.Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine dei lavori, su una cosa è stato chiaro: «Il prossimo inverno non prevedo emergenze legate alle scorte di gas. L'Italia, per gli stoccaggi, sta andando molto bene e la dipendenza dal gas russo, che era il 40% l'anno scorso, oggi sta al 25%: le misure che abbiamo messo in campo iniziano a dare risultati». Insomma, mentre in Germania si è entrati in stato di Allerta da noi la situazione non dovrebbe presentare difficoltà. Purtroppo però le buone notizie si fermano a questo.

Perché per il resto ci sono problemi, e non da poco. Draghi ha spinto tanto sull’introduzione del tetto al prezzo del gas ma sul tema non si è trovato un accordo (è l’Olanda il paese che più si è opposto e comunque già oggi molti esperti ritengono che questa norma non sia del tutto efficace e risolutiva). "Si è parlato molto di coordinamento e sulla solidarietà, che certo ci deve essere e ci deve essere anche una risposta a controllare il prezzo del gas. L'obiezione che si fa al price cap è la paura che in risposta la Russia tagli le forniture, ma ormai in Germania stiamo al 50% del flussi".

Fase di stallo, quindi, che stranamente non sembra essere un’urgenza per l’Europa. "Sui prezzi dell'energia - ha dichiarato Draghi - i Paesi sono molto esitanti ad agire, ho un chiesto Consiglio straordinario sull'energia a luglio ma mi è stato fatto notare che non abbiamo ancora uno studio sul quale discutere. Ecco, ora nella risoluzione finale il Consiglio invita la Commissione a produrre questo studio entro settembre, per poi discuterne nel Consiglio di ottobre".

L’estate quindi passerà con i paesi pronti a ritrovarsi per un eventuale Consiglio Straordinario soprattutto in caso di ulteriori azioni di Mosca su gas e petrolio ma per lo più pronti a rinviare la discussione a dopo le vacanze quando l’andamento degli stoccaggi in vista dell’inverno saranno più chiare e precise per tutti.Quindi un mezzo fallimento, mentre la situazione non solo energetica ma economica di tutta l’Europa resta difficile. «Anche se l’Italia - ha spiegato Draghi - sta meglio di altri paesi grazie alla ripresa del turismo che è partito a mille, andando oltre ogni previsione».

Intanto oggi è stato firmato da Palazzo Chigi il decreto che estende come previsto lo sconto di 30 centesimi su diesel e benzina al distributore fino al 2 agosto.

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