Germania, smantellata Ansaar International, organizzazione «umanitaria» che aiutava i terroristi
Il ministro dell'Interno federale tedesco Horst Seehofer (CSU) questa mattina ha deciso di mettere fuori legge l'associazione islamica "Ansaar International" e nel darne notizia su Twitter il sup portavoce Steve Alter ha affermato "Se vuoi combattere il terrore, devi prosciugare le tue fonti di denaro".
La decisione è arrivata mentre è in corso una gigantesca operazione antiterrorismo in Renania-Palatinato, Baden-Württemberg, Baviera, Berlino, Brandeburgo, Amburgo, Renania settentrionale-Vestfalia, Bassa Sassonia, Schleswig-Holstein e Assia dove sono state perquisite 70 proprietà. Secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, l'ONG è accusata di aver raccolto fondi con l'intenzione di girare il denaro a gruppi terroristici all'estero, in particolare ai jihadisti di Hay'at Tahrir al-Sham (già Fronte Al-Nusra in Siria) , ai terroristi palestinesi di Hamas e agli Al-Shabaab somali come lo stesso ministro degli interni ha sottolineato "talvolta vengono sostenuti progetti di aiuto "che, fanno direttamente parte della sfera di attività della rispettiva organizzazione terroristica".
Altra pesantissima accusa mossa all'associazione "Ansaar International" è che le attività di proselitismo del gruppo siano contrarie all'ordine costituzionale come riportato dalla stampa tedesca "I bambini dalla Germania sarebbero stati mandati nelle strutture allestite dall'Ansaar all'estero per interiorizzare i contenuti salafiti-estremisti per poi riportarli in Germania". Che qualcosa stesse per accadere lo si era capito già nell'aprile scorso quando durante una serie di perquisizioni vennero sequestrati una serie di documenti di alto valore investigativo.
"Ansaar International" fondata nel 2012, si definisce "un'associazione umanitaria composta da circa 800 membri in Germania e circa 2500 all'estero che pianificano e realizzano progetti volontari (fissabillah) per sostenere le persone bisognose in patria e all'estero" ha il suo quartier generale nella città di Düsseldorf da dove coordina le attività che si svolgono in 53 nazioni del mondo. Con la messa al bando dell'ONG islamica sono state vietate anche le attività della "Änis Ben-Hatira Foundation" che prende il nome del suo fondatore il calciatore tedesco-tunisino Änis Ben-Hatira attualmente in forza al Larissa (Grecia), il "Comitato somalo per l'informazione e la consulenza" l'associazione per i diritti delle donne ANS; "Ummashop", "Helpstore Secondhand UG", e "Better World Appeal". Il ministero dell'Interno ha scoperto "che i donatori sono stati truffati dalla falsa affermazione che i fondi venivano utilizzati esclusivamente per scopi umanitari". Quanto accaduto questa mattina in Germania ricorda la decisione del governo francese che nel novembre 2020 mise fuori legge per legami con gruppi radicali l'ONG islamica "Baraka City" fondata fal predicatore salafita Idriss Sihamedi al secolo Driss Yemmou che già nell'ottobre del 2020 era stato arrestato nell'ambito di un'indagine per molestie sui social network ai danni dell'editorialista della radio RMC, Zohra Bitan insultata 120 volte su Twitter. Idriss Sihamedi, per questi reati è stato condannato a 10 mesi di carcere con sospensione della pena dal tribunale Parigi e a pagare una multa di 5.000 euro.
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