Musica
February 27 2018
È iniziata lo scorso 24 febbraio la seconda parte del tour di Mezzanotte, il quinto disco di Ghemon. Mezzanotte per indicare il momento più buio della giornata, parallelo perfetto per un periodo difficile che ha ispirato la scrittura e la composizione del progetto. 14 tracce che hanno consacrato la poesia e la voce dell'artista avellinese, cresciuto con l'hip hop, consacratosi con il rap e rinato con un'ulteriore evoluzione che ha fatto sbocciare il suo cantato e il suo talento da autore. Dopo il successo nella prima parte del tour Ghemon si è anche esibito sul palco di Sanremo insieme a Roy Paci e Diodato mentre il prossimo 8 marzo uscirà il suo primo libro, Io sono. Diario anticonformista di tutte le volte che ho cambiato pelle.
Come è stata la prima data della nuova parte di tour? Come hai trovato i tuoi fan?
"E quali sono i miei fan? Non lo so più! È stato un inizio di tour molto particolare, essendo inserito all'interno di un Festival. Però c'era tantissima gente e questa è già una bellissima notizia. Con il passare delle canzoni mi è sembrato che le persone capissero quanta cura ci mettiamo nei live, io e tutti i musicisti. Sono davvero contento di aver iniziato nuovamente il tour, abbiamo trovato una quadra, non solo nel suono ma anche in una formazione abbastanza particolare. Sta iniziando un passaparola sulla qualità dei nostri concerti e questo è più importante di ogni altra cosa. Non so definire il mio fan tipo, come loro non sanno definire il mio genere: in questa visione incerta ci leghiamo e ci troviamo!"
A marzo esce il tuo primo libro, come nasce questo progetto?
"Non posso dire che non avessi già in mente di fare un libro ma era un'idea che stava sotto la superficie, aspettavo l'occasione. L'opportunità è arrivata per caso: un giorno sono stato chiamato da una mia amica giornalista per fare un incontro con i lettori del Corriere. Insieme a Violetta Bellocchio abbiamo parlato di auto fiction e scrittura di sé stessi. Si vede che quel giorno è andata bene, ero particolaremente in forma e una persona mi ha avvicinato proponendomi di scrivere un libro. Era un periodo tosto per me, emotivamente e mentalmente duro, avevo problemi di vita personale, la depressione che stava ancora in piedi. Quel biglietto da visita l'ho lasciato perdere per qualche tempo, poi mi sono informato e ho capito che l'opportunità era seria. Così mi sono messo in gioco...
I pareri che arriveranno ti preoccupano o sei pronto ad accogliere ogni critica?
"Sono curioso di vedere cosa diranno le persone, accolgo le critiche già con la mia musica. Sono stato sincero e fedele nei fatti che ho raccontato. E poi se vogliono criticarmi devono mettersi in fila con il più grande critico della mia persona di tutti i tempi, che sono io..."
Temporale è stata coverizzata un sacco di volte, anche dai Maneskin a X-Factor. Che effetto ti ha fatto?
"I Maneskin li ho visti proprio in trasmissione, avevo avuto una soffiata da Manuel Agnelli! Sentirla cantare da fuori è stato molto divertente, l'hanno eseguita bene. Mi trovo spesso e volentieri ad ascoltare cover delle mie canzoni, delle volte lascio anche qualche commento: "mi raccomando, il timing di quella strofa è diverso!". Partecipo, la trovo una cosa bella, vuol dire che la canzone è andata oltre...
Quando sei salito sul palco di Sanremo hai avuto la sensazione che ci saresti tornato o che fosse solo una parentesi?
"La sensazione era che avevo un cavo blu al centro del palco e pensavo "non inciampare, non inciampare". È stato un rush velocissimo e l'ho vissuto molto bene. Al di là della pubblicità sono contento di me, di come ho vissuto questa esperienza con tranquillità, non facendomi trasportare troppo dalla situazione. Sanremo è un mondo dei balocchi che dura una settimana, serve pelo sullo stomaco sennò rischi di uscirne disorientato. L'ho vissuta bene, se dovessi tornarci lo farei con serenità".
Hai sentito De André che canta la trap? Può una voce dare credibilità ad un testo?
"Me l'hanno mandata su Whatsapp, ho sentito Habibi. Alla seconda domanda rispondo di si, come dice Guru Mostly the voice... Quando la voce è piena e sofferta può cambiare il senso di una parola. Ti posso fare un esempio sciocco ma attuale, quello della polemica sul ghostwriting nel rap. Alcuni sono favorevoli, altri contrari, io cito quello che ha detto Drake: "Una canzone scritta da altri che io prendo e rendo mia può avere sulle persone un piglio diverso". Esistono interpreti magici. Non so se "Sole, cuore, amore" cantata da Mina sarebbe diventata un classico della canzone italiana, ma sicuramente avrebbe avuto un impatto diverso..."
Lo scorso ottobre hai incontrato Kobe Bryant, sembravi emozionato. Chi ti mette in soggezione?
"Ero molto emozionato, è stato tutto bellissimo. Kobe con me è stato super, mi ha salutato con un "ciao fratello", abbiamo parlato a lungo, non capita tutti i giorni. Chi potrebbe mettermi in soggezione? Probabilmente i miei miti dello sport. Per esempio Lebron... Nel calcio su tutti dico Roberto Baggio: credo che se lo incontrassi mi potrei sotterrare... Però devo anche dire una cosa: tutte le volte che ho incontrato dei miti mi sono accorto che erano persone con le quali potevo parlare liberamente, raccontando anche la mia esperienza. Questa è la cosa più bella che mi è arrivata. Chi mi mette in soggezione da sempre invece sono le belle donne, su questo ho qualche problema ancora adesso..."
24 Febbraio - MIAMI ORA c/o Fabrique - Milano (MI)
3 Marzo - BANGARANG! @ CRAZY BULL. - Genova (GE)
9 Marzo - ARGO 16 - Marghera (VE)
10 Marzo - CAMPUS INDUSTRY MUSIC - Parma (PR)
14 Marzo - TEATRO DEI RINNOVATI - Siena (SI)
16 Marzo - PHENOMENON - Fontaneto D'Agogna (NO)
17 Marzo - THE CAGE - Livorno (LI)
23 Marzo - T.A.U. Teatro Auditorium Unical - Rende (CS)
24 Marzo - HART - Napoli (NA)
30 Marzo - PIN UP - Mosciano Sant'Angelo (TE)
31 Marzo - VIDIA CLUB - Cesena (FC)
05 Aprile - I CANDELAI - Palermo (PA)
06 Aprile - RETRONOUVEAU - Messina (ME)
07 Aprile - MA - Catania (CT)
28 Aprile - FUORIORARIO - Taneto di Gattatico (RE)