Le piogge torrenziali che da giorni non danno tregua ad alcune zone del Giappone hanno causato, al momento, secondo l'ultimo bollettino diffuso delle autorità giapponesi, circa 112 vittime e un'ottantina di dispersi
Le regioni più colpite sono quelle del Kansai e del Kyushu, nel Giappone centro occidentale, dove i danni e i disagi sono tali che le aziende del settore automobilistico, Daihatsu e Mazda, hanno deciso di sospendere per alcuni giorni le produzione, sia per la difficoltà di reperire pezzi di ricambio che per l'impossibilitati per i dipendenti di raggiungere il posto di lavoro a causa delle numerose interruzioni sulle principali arterie stradali e ferroviarie
I numeri della tragedia
Mentre il premier giapponese Shinzō Abe afferma che è una "corsa contro il tempo" salvare dispersi e persone intrappolate dalle precipitazioni record, circa 54.000 gli uomini (fra esercito, polizia, vigili del fuoco e guardia costiera) impegnati nei soccorsi e nell'assistenza alla popolazione
Gli ordini di evacuazione hanno riguardato più di 5 milioni di residenti, con 30mila persone costrette a pernottare nei centri di accoglienza: nella prefettura di Okayama, tra le aree maggiormente colpite dalla furie delle intemperie, più di 1.000 persone che avevano trovato rifugio sui tetti delle proprie abitazioni sono state messe in salvo dagli elicotteri e dalle imbarcazioni.
Nel distretto di Mabicho, sommersi dall'acqua circa 1.200 ettari di terreno, con 4.600 case completamente inondate.
La prefettura di Hiroshima è l’area che ha riportato le conseguenze peggiori, con 44 persone morte.
Per il ministero delle infrastrutture, 17 operatori ferroviari hanno sospeso i servizi e si stima che il processo per ripristinare i collegamenti di trasporto potrebbe durare mesi