Televisione
December 06 2018
“Nel bene o non male, purché se ne parli” è una delle regole fisse del mondo spettacolo. E Giovanni Ciacci- che frequenta il teatro, il cinema e la tv da più di vent’anni - lo sa bene e non fa niente per sottrarsi alle discussioni e alle polemiche. Ultima in ordine di tempo, quella sollevata dal suo libro, La contessa, il romanzo sulla vita di Giò Stajano, la prima transessuale dichiarata d’Italia. “È sciacallaggio mediatico postumo sulla vita di un personaggio”, ha fatto sapere pochi giorni fa Francesca Stajano Sasson, attrice e nipote della Stajano, attaccando il costumista e volto di Detto Fatto.
Giovanni, ha fatto arrabbiare gli eredi di Giò Stajano. Cos’ha combinato?
Ho semplicemente scritto un romanzo su un personaggio dimenticato troppo in fretta. Ma non è una biografia, dunque vero e verosimile si mescolano.
Francesca Stajano dice che lei sei appropriato della vita di una persona che non c’è più.
Cosa non si fa per cinque minuti di visibilità. Ho raccontato la storia di un’icona della Dolce Vita, la sua esistenza straordinaria e sopra le righe, dandole il lustro che meritava. Il libro è alla terza ristampa in poche settimane e sono felice di aver riacceso i riflettori su Giò Stajano, nipote del segretario del partito fascista Achille Starace, e prima trans dichiarata d’Italia.
È vero che prima dell’estate ha mandato il manoscritto a Francesca Stajano?
Certo, l’ho contattata e mi ha chiesto se poteva nascere una collaborazione. Le ho mandato il romanzo finito ma lei non ha gradito: a quel punto sono iniziati insulti e vituperi, così l’ho bloccata da tutte le parti. Altri partenti di Giò, come la sorella, mi hanno invece ringraziato con messaggi molto belli che tengo per me. Idem Willy Vaira, che ha ricevuto l’eredità culturale di Giò.
Tra le accuse, c’è anche quella di non aver mai conosciuto sua zia.
Se leggesse invece di dire cose inesatte, saprebbe che ho sempre dichiarato di non aver mai conosciuto Giò. Ho studiato la sua vita dai libri che ha pubblicato e dai giornali su cui scriveva, come Le ore e Super sex, oltre gli articoli apparsi su Gente Novella 2000.
E cos’ha scoperto?
Che era una Joan Crawford moderna, trasgressiva e anticonformista come poche altre persone in Italia. Ha vissuto momenti straordinari e amori incredibili. Non a caso diventerà un testo teatrale.
Scusi?
Sì, diventerà uno spettacolo teatrale che metteremo in scena già la prossima estate in un importante festival culturale. Dell’adattamento se ne sta occupando un assistente di Pedro Almodóvar: la direzione artistica sarà di Marioletta Bideri e la regia di Marco Carniti. Sarà un testo forte.
È vero che esiste una versione del libro non censurata?
La casa editrice Salani – che pubblica la saga di Harry Potter – ha preferito tagliare le parti più hot, tratte dai racconti erotici e molto espliciti che Stajano scriveva sulle riviste pornografiche.
Chi vorrebbe come protagonista dello spettacolo teatrale?
Lo deciderà il regista. Io mi batterò perché lo interpreti una transessuale. Vladimir Luxuria sarebbe perfetta ma non è detto che non si scelga un’attrice straniera.
Sogna anche una versione cinematografica?
No. Ma stanno trattando i diritti per farne una serie tv in otto puntate. Sarà una coproduzione spagnola e francese ma non posso dire di più.
Veniamo alla tv. Com’è il bilancio di questi primi tre mesi di Detto Fatto con Bianca Guaccero?
Sono molto soddisfatto. Con Bianca ci divertiamo molto e, per sua scelta, non seguiamo un copione: lei con me si sente libera di improvvisare. Non ne sbaglia una, è talentuosa.
Andrà da Caterina Balivo a "Vieni con me" per presentare il libro?
Andrei anche domani ma siamo in onda nello stesso orario. Non è detto che non si trovi il modo per riuscirsi.
Sussurri da Mecenate. Si dice che il monitor di servizio che tiene accesso durante le registrazioni non sia sintonizzato su Rai 1…
Io a quell’ora guardo Uomini e Donne. Sono pazzo del trono over, lo ammetto.
Intanto si è messo in moto il carrozzone di Ballando con le stelle 2019. Lei sarà il primo a tornare per il secondo anno consecutivo.
Ballando mi ha dato tantissimo e io devo molto a Milly Carlucci. In questo momento sono in tour con loro nei centri commerciali: mi sembra un modo per restituire tutto l’affetto che mi ha dato il pubblico.
La Carlucci la vuole in giuria o di nuovo come concorrente?
Non l’ho ancora capito. Ha dichiarato che mi vuole con un ruolo nuovo che sarà una grande sorpresa.
Il suo prossimo obiettivo professionale?
Intanto commenteremo live il red carpet della Prima della Scala 2018, venerdì 7 dicembre su Rai 2. Per il resto non so: di solito guardo il presente, non faccio progetti a lungo termine.