Lifestyle
April 09 2018
Quella del blogger è una figura ormai fondamentale nell’ambito della promozione editoriale (come, peraltro, già in altri campi come la moda o la cosmesi). A metà strada tra lettori appassionati e critici letterari, che decidano di comunicare attraverso il classico blog o usando più canali insieme (da youtube ai social network), i book blogger sono seguiti da un pubblico affezionato e sempre più corteggiati dagli uffici stampa delle case editrici.
Giulia Ciarapica, che è book blogger apprezzata e collaboratrice di Messaggero e Foglio, ha appena pubblicato con FrancoCesati Editore un vero e proprio manuale per aspiranti critici letterari 2.0.
Il titolo, come ci ha abituati la collana App dell’editore fiorentino, è auto-esplicativo: Book blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perché.
“Per parlare e scrivere di libri occorrono pochi strumenti e una buona preparazione di base”, scrive Ciarapica nella prefazione, consapevole che la critica letteraria passa oggi da un confronto a più livelli, che parte dalla carta stampata e continua online. Spesso si fa l’errore di considerare la scrittura sul web solo un hobby, soprattutto quando le recensioni vengono pubblicate su blog – personali o collettivi che siano –: evidentemente non è così e, per avere un buon riscontro di pubblico e guadagnare credibilità, è necessario saper padroneggiare il medium di riferimento e non scambiare l’immediatezza, la sintesi e la spontaneità per negligenza.
Giulia Ciarapica parte dalle basi: l’aspirante book blogger deve avere prima di tutto una libreria fornita dei testi fondamentali, letterari e di critica, e in secondo luogo deve avere ben chiaro quali sono i siti letterari più rilevanti.
Per essere un blogger culturale è imprescindibile avere, appunto, cultura: conoscere i classici, da Austen a Zola, e maneggiare la critica letteraria. I testi di Harold Bloom, Pietro Citati, o Giuseppe Pontiggia non permettono soltanto di acquisire nuove conoscenze, ma sono anche validi alleati da consultare e a cui fare ricorso quando necessario.
A questi consigli più “istituzionali”, Ciarapica aggiunge una lista di portali affidabili per la ricerca di informazioni, come Treccani.it e letteraturaitalia.net, e blog e riviste letterarie affermate e importanti, come Nazione Indiana o Doppiozero, dove trovare recensioni e articoli di alto livello.
Negli ultimi capitoli, inoltre, Ciarapica consiglia anche i profili Twitter, Instagram e Facebook più interessanti e coinvolgenti di lettori forti, blogger e riviste.
A questo punto siamo pronti per la seconda parte del testo: come ci si approccia a una recensione online? Dobbiamo sfatare un altro mito: scrivere per passione non significa mettere insieme quattro parole su un libro che si è particolarmente amato, ma avere un approccio alla lettura critico e un metodo di lavoro ben delineato.
Ciarapica, ad esempio, consiglia di fare tre letture diverse del testo. Una prima, completa ed “emozionale”, a cui ne segue una seconda più rapida in cui ricontrollare i passaggi più importanti e le eventuali annotazioni e sottolineature, e una terza, ancora più schematica, per fare chiarezza sui passaggi della futura recensione. L’analisi del testo è importante perché pone le basi di quella che sarà la disanima, scritta o in video sta all’aspirante book blogger deciderlo.
Per non avere un’accozzaglia di pensieri slegati tra di loro, poi, è importante selezionare i temi principali che si vogliono affrontare, e dunque decidere un ordine nella loro trattazione, e un “linguaggio” da calibrare sul target di riferimento: stiamo scrivendo su un blog rivolto a lettori giovani o su una rivista culturale affermata? Stiamo registrando un video su YouTube o una diretta Facebook?
Quest’ultimo punto è particolarmente rilevante: la comunicazione, lo sappiamo, cambia in base al medium e va curata anche quando è più immediata, come su Twitter o Instagram, social che premiano la brevità e la cura estetica.
Per quanto riguarda YouTube, invece, Ciarapica si affida alla opinioni dirette di alcuni booktuber, a cui ha posto delle domande per farsi (e farci) spiegare il loro metodo di lavoro. Matteo Fumagalli, Martina Petrucci, Erika Romagnoli e Andrea Sirna, raccontano i vari step che affrontano; dall’organizzazione del materiale, alla durata, al linguaggio che adottano.
Dal manuale di Giulia Ciarapica si ricava insomma principalmente una lezione: l’impegno e la competenza (come ribadisce anche l’autrice in conclusione) sono gli ingredienti indispensabili per muovere i primi passi in un mondo complesso ma pieno di soddisfazioni come quello letterario, e, dopo essersi guardati intorno, cercare di restarci, costruendosi, parola dopo parola, un ambito di competenza.
Giulia Ciarapica
Book blogger
Franco Cesati Editore, 2018
144 pp., 12 euro