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MOHAMED EL-SHAHED/AFP/Getty Images
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4.600 accademici del mondo firmano un appello per Giulio Regeni

4.600 accademici di una novantina di Paesi del mondo hanno già aderito all'appello promosso in Gran Bretagna per chiedere giustizia e verità sulla morte di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano a Cambridge torturato e quindi assassinato in Egitto mentre trascorreva un periodo di studi al Cairo.

A riportare la notizia è il quotidiano britannico Guardian, che pubblica integralmente il testo della lettera, in cui i sottoscrittori si dicono "inorriditi" per le "torture" subite da Regeni e chiedono che "le autorità egiziane cooperino con un'indagine indipendente e imparziale su tutti i casi di scomparsa, tortura e morte in detenzione denunciati fra gennaio e febbraio, accanto alle investigazioni penali sulla morte di Giulio, al fine di identificare e portare in giudizio i responsabili di questi crimini".

Primo firmatario del documento è il professor William Brown, dell'Università di Cambridge, mentre fra gli altri nomi vi sono quelli di Oliver Roy, illustre orientalista francese, Yazid Sayigh, del Carnegie Center di Beirut, Daniela Della Porta, preside alla Scuola Normale superiore di Pisa e di diversi studiosi italiani attivi in Gran Bretagna, come ad esempio Andrea Teti dell'Università di Aberdeen.

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