Food
March 01 2020
Chi meglio del maestro di cucina Giuseppe Giuliano può rappresentare ExpoCook? La manifestazione che in questi giorni animerà i 25.000 metri quadrati dell'area PalaExpo nasce proprio a Palermo ed è in questa città che si innamora della cucina. La sua è una carriera lunga e costellata da successi, con due medaglie d'oro alle Olimpiadi culinarie di Efurt in Germania per la sua pasticceria creativa. Giuseppe Giuliano racconta di avere da sempre un debole per i dolci ed è proprio in questo settore che decide di specializzarsi, rivestendo per due anni il ruolo di collaboratore «pastry chef» alla Nic (Nazionale italiana cuochi, ndr).
La sua cucina e la sua pasticceria riescono a essere particolari e inconfondibili. Gli elementi utilizzati nelle sue creazioni sono per lo più prodotti tipici del territorio e ruotano attorno a una filosofia, da lui stesso creata nel 2019, chiamata «monocromie… chiaro e scuro». Giuseppe Giuliano è infatti pioniere di un nuovo modo di fare cucina, sul quale lavora da anni. Seconda la sua visione, ogni piatto o addirittura un intero menù può essere abbinabile ad un colore declinato in molteplici varietà cromatiche chiaro scure che si trasformano in un «buon ricordo». Un effetto sorprendente e seducente in grado di soddisfare tutte le attività sensoriali del cliente. La monocromia nasce dall'osservazione della natura e i suoi prodotti, che cambiano ogni stagione. «Le preparazioni diventano sempre più intriganti, come se nascesse una complicità con gli ingredienti, un gioco meraviglioso che ti coinvolge sempre di più, che ti sprona a conoscere più a fondo le qualità del prodotto che stai lavorando e, perché no, talvolta anche a cercare di osare per poi alla fine godere di un momento di totale appagamento sensoriale» spiega il maestro. Ma non sono i soli ingredienti a essere importanti, Giuliano parla anche dell'«estetica dell'impiattamento» e dell'amicizia con Giovanni Vernengo, amante della fotografia, capace di aiutarlo nella progettazione dei suoi piatti.