Economia
April 01 2016
Sono in totale oltre 40milioni e guadagnano in media i 20.320 euro a testa. Ecco la fotografia dei contribuenti italiani secondo le statistiche pubblicate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2015 (l'anno di imposta preso in considerazione, dunque, è il 2014). Come sempre, i dati medi vanno poi letti più nel dettaglio poiché la distribuzione dei redditi non è ovviamente uniforme. Ben il 46% dei contribuenti, cioè quasi la metà, guadagna in un anno meno di 15mila euro. Un altro 49% ha un reddito intermedio compreso tra 15mila e 50mila euro mentre soltanto il 5% supera la soglia dei 50mila euro (per un totale di circa 200mila individui). Sono invece pochissimi gli italiani che dichiarano un reddito sopra i 300mila euro annui: in totale si tratta di poco più di 31mila persone, che corrispondono allo 0,1% dei contribuenti.
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I cittadini più ricchi, però, sono quelli che contribuiscono maggiormente al gettito dell'irpef (imposta sui redditi delle persone fisiche). Ben un terzo delle entrate dell'imposta, infatti, arriva dai nostri connazionali che guadagnano oltre 50mila euro in un anno, benché rappresentino una piccola minoranza di contribuenti. Un altro 57% delle entrate dell'irpef, invece, arriva dai redditi medi compresi tra 15mila e 50mila euro annui mentre ben 10 milioni di italiani (circa un quarto del totale) fanno parte della categoria degli incapienti, cioè i contribuenti che guadagnano talmente poco da non versare neppure un centesimo di irpef, grazie alla presenza di diversi sconti fiscali (come per esempio le detrazioni per familiari a carico o per le spese sanitarie).
Italiani poveri o ricchi?
Leggendo le statistiche, dunque, sorge spontaneo un interrogativo: gli italiani sono davvero così poveri come sembrerebbe dai numeri pubblicati dall'amministrazione fiscale? Del resto, se solo poche decine di migliaia di nostri connazionali dichiarano di guadagnare più di 50mila euro lordi annui (circa 2.600 euro netti al mese), le possibilità sono due: o i redditi sono davvero molto bassi o molte persone evadono le tasse. Che ci siano molti italiani che non pagano tutte le imposte come dovrebbero, è fuori discussione. Non va dimenticato, però, che i dati sopra esposti si riferiscono ai proventi soggetti all'irpef (rappresentati per lo più dalle pensioni e dai redditi da lavoro dipendente e autonomo). Sono escluse invece le rendite finanziarie, a cui viene applicata una ritenuta alla fonte del 26%. Questa categoria di redditi (interessi, dividendi etc.) ha certamente un peso non trascurabile nel sostenere il tenore di vita delle famiglie, vista la presenza in tutta la Penisola di oltre 3mila miliardi di euro di risparmi.
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Vanno lette con attenzione anche le statistiche sui redditi imponibili dichiarati dalla singole categorie professionali. I pensionati guadagnano in media 16.700 euro lordi, i dipendenti 20.520 euro, gli autonomi 35.570 euro e gli imprenditori appena 18.280 euro, sempre al lordo delle tasse. Com'è possibile, si chiedono in molti, che gli imprenditori abbiano in media un reddito inferiore a quello dei dipendenti? Anche in tal caso, vanno fatte alcune precisazioni poiché non si tratta di dati relativi alle società ma esclusivamente alle ditte individuali, dove spesso i redditi vengono ripartiti su più soggetti, che sono anche i familiari del titolare. Non tutti i proprietari d'azienda, insomma, sono degli evasori incalliti come spesso sostiene qualcuno.