Smartphone e tablet
August 13 2024
Tre smartphone, uno smartwatch e gli auricolari, più un tablet e l'atteso telefono pieghevole che però al momento non arriverà in Italia. È lungo l'elenco delle novità svelate da Big G nel corso di Made by Google – aperto con il ricordo di Susan Wojcicki, ex guida di YouTube e tra i primissimi dipendenti di Google, scomparsa lo scorso 10 agosto a 56 anni per un tumore ai polmoni – ma, come ormai ci ha abituato l'azienda, più dei prodotti al centro della scena c'è l’intelligenza artificiale, la tecnologia che Google punta a diffondere a tutti i livelli, dall'infrastruttura ai dispositivi. Tra alternative interne ed esterne al settore, come Apple Intelligence e ChatGpt, bisogna continuare a spingere sull'acceleratore per dimostrare di essere a capo della locomotiva. Per questo sono numerose le funzionalità AI che la compagnia di Mountain ha aggiunto sui device, a partire dagli smartphone. Come fa notare Google al riguardo, Gemini è già disponibile su centinaia di modelli di produttori diversi (oltre che in 45 lingue e in più di 200 Paesi), caratterizzando l'esperienza utente anche sulle diverse forme dei telefoni pieghevoli, con la divisione dello schermo sul Samsung Galaxy Z Fold6 e l'utilizzo del display esterno su Motorola Razr 50.
Per la prima volta sono tre i Pixel in rampa di lancio, perché debutta il Pixel 9 Pro XL. Al di là dei nomi, le differenze tra i due Pro si limitano alle dimensioni di schermo (6,3 e 6,8 pollici) e batteria (4700 mAh e 5060 e il caricatore Google da 45W da acquistare a parte), più abbondanti sul modello più pesante (221 grammi per Pro XL contro i 198 di Pixel 9 Pro). Tra i tanti punti in comune va evidenziata la fotocamera anteriore da 42 MP con messa a fuoco automatica (c’è anche su Pixel 9, che dispone di un sensore da 10,5 MP) e la tripla fotocamera posteriore che, rispetto alla doppia lente di Pixel 9 (ultrandangolare da 50 MP e ultrawide da 48 MP con funzionalità Macro), aggiunge il teleobiettivo 5x da 48 MP che permetterà di mostrare bene i dettagli di qualsiasi scena fotografata.
Tutti i Pixel 9 integrano Tensor G4, il processore fatto in casa su cui Google punta tanto per esaltare le funzioni IA integrate negli smartphone. Big G ha specificato che il chip è stato progettato insieme a Google DeepMind, la divisione dedicata all'IA, per eseguire Gemini Nano con Multimodalità, così da consentire al telefono di comprendere testo, immagini e audio. Oltre al processore serve la memoria per supportare la potenza di calcolo che richiede l'intelligenza artificiale generativa, per questo i Pixel 9 contano su Ram da 12GB (il modello base) e 16GB (Pixel 9 Pro e Pro XL). Solo i due modelli Pro dispongono di Gemini Advanced, la versione più potente che è gratuita per un anno.
Restando all'IA, sui nuovi Pixel arriva Gemini Live, che rispetto ai limiti del passato permette un'integrazione più naturale e conversazioni fluide a tutto campo con l'assistente intelligente, sia via telefono, sia indossando le Pixel Buds. Al momento è disponibile solo in inglese e per gli abbonati a Gemini Advanced. Tra le nuove funzioni che semplificano le attività, aiutando a trovare soluzioni a dubbi e richieste, c'è Pixel Studio, generatore di immagini utile per dare forma e sostanza alle proprie idee. Mettere ordine nella confusione di istantanee perse nella gallery del telefono è il compito di Screenshot, app per Pixel 9 che facilita l'organizzazione delle informazioni in maniera da rintracciarle in maniera rapida quando servono. Analizzando il contenuto delle immagini, attiva la ricerca delle informazioni collegate nell'app, così da ottenere risultati rapidi e link diretti alla fonte interessata.
Non mancano funzioni utili a livello fotografico, come Aggiungimi, con cui si possono finalmente avere foto di gruppo complete. Cioè con la presenza di chi scatta l'istantanea, che resta sempre escluso dalla foto ricordo. D'ora in poi tutto è semplice e veloce, grazie all'IA che consente di includere chi sta dietro l'obiettivo. Rinnovata la funzione Panorama per catturare maggiori dettagli anche in condizioni di scarsa luminosità, con Inquadratura Automatica sarà invece più facile comporre il quadro della foto che si desidera, mentre con Ricrea si può aggiungere allo scatto quello che si desidera (per esempio dei fiori a un prato per un effetto più convincente). Google ha migliorato i Video Notturni non solo con il teleobiettivo che permette di registrare ad alta risoluzione, poiché ha velocizzato l'elaborazione dei filmati una volta caricati.
Passi avanti previsti anche per le conversazioni tramite Chiamata Nitida, che migliora la qualità audio, ma più interessante è Note di Chiamata, che fornisce un riepilogo e la trascrizione completa della chiamata pochi secondi dopo aver agganciato. Una svolta per ogni dialogo in programma con dottori, meccanici, professori e tutte le altre occasioni in cui la mente è messa a dura prova per le troppe informazioni che deve decifrare e mantenere vive. Da notare, lato privacy, che l'interlocutore sarà avvisato nel momento in cui l'utente attiva la funzionalità. Ultima ma non per importanza, anche se la speranza è di non averne mai bisogno, è SOS satellitare, che collega ai servizi di emergenza via satellite e condivide la posizione anche laddove non c'è copertura di rete. Anche in questo caso però bisogna pazientare, perché il servizio è disponibile solo negli Stati Uniti, gratuito per due anni, con nuovi paesi che saranno aggiunti nei prossimi mesi.
Per una maggiore presenza in Italia, Google sta ampliando la lista dei partner in cui acquistare i prodotti, che dopo Unieuro, Vodafone e Amazon include ora anche Mediaworld. Ma vediamo i prezzi degli smartphone, già perdonabili e disponibile dal 22 agosto. Pixel 9 è disponibile nelle colorazioni Nero ossidiana, Grigio creta, Verde matcha e Rosa peonia, nella doppia configurazione da 128GB e 256GB, con prezzi a partire da 899 euro. Stesse colorazioni, Nero ossidiana, Grigio creta, Grigio verde e Rosa quarzo, e tagli di memoria, da 128GB, 256GB, 512GB e 1TB, per Pixel 9 Pro e Pro XL, in vendita a partire da 1.099 e 1.199euro. Fino al 5 settembre ci sono tuttavia promozioni interessanti, con ribassi fino a 260 euro. Vale la pena ricordare che tutti gli smartphone Google hanno un supporto di sette anni di aggiornamenti per il sistema operativo, le patch di sicurezza e le funzioni Pixel.
Pixel non fa rima solo con smartphone e come di consueto Google ha mostrato anche i nuovi auricolari e lo smartwatch. Display più grande e cassa da 41 e 45 mm sono i segni distintivi di Pixel Watch 3, che promette un'autonomia superiore alle 24 ore anche con schermo sempre attivo. Tante le funzionalità aggiunte per gli sportivi, come il monitoraggio e l'analisi dei tempi di recupero, ma anche consigli personalizzati che sfruttano l'IA per fornire soluzioni utili per migliorare lo stato di forma. Disponibile dal 10 settembre in cinque diverse combinazioni di colore tra cassa e cinturino, Pixel Watch 3 in versione Wi-Fi sarà in vendita a partire da 399 euro, mentre il modello LTE parte da 499 euro.
Riprogettati da zero, Pixel Buds Pro 2 sono più piccoli del modello precedente ma migliorano le prestazioni grazie al chip Tensor A1. Promette bene il sistema di cancellazione attiva del rumore, che si ricalibra rispetto all'ambiente circostante fino a 3 milioni di volte al secondo e all'orecchio di chi li indossa per cancellare fino al doppio del rumore. Ogni auricolare pesa 4,7 grammi e arrivano a 45 grammi con la custodia. Per le conversazioni sfruttano la funzionalità Chiamata Nitida per ridurre il rumore intorno all'interlocutore, in modo da ricevere un audio pulito anche in ambienti con alti livelli di disturbo acustico (per esempio in metropolitana) e a prescindere dal modello di auricolari utilizzati. Disponibili in quattro colorazioni, i Pixel Buds Pro 2 saranno disponibili dal 26 settembre al prezzo di 249 euro.