Tecnologia
June 11 2019
Succede solo ai grandi campioni: quando decidi che devi risolvere la partita prendi palla e fai tutto, o quasi, da solo. Ed è così anche nel mondo della tecnologia. Per anni ci avevano detto che per giocare a titoli di qualità, con una resa vicina alla perfezione, serviva hardware dedicato.
Gli appassionati non facevano altro che comprare schede su schede, aggiornare i processori, la ram, per restare sempre al passo con i tempi. Presto basterà solo una connessione di rete, nemmeno così eccelsa, per accedere a tutti i principali titoli disponibili su varie piattaforme.
Tutto ciò è reso possibile da Stadia, la piattaforma di cloud gaming presentata da Google. Funziona così: i giochi non sono presenti sulla macchina del singolo utente ma sui server cloud della compagnia. Ci si connette con un'app e un software dedicato, da qualsiasi dispositivo supporti il browser Chrome, con una banda internet da almeno 15 Mbps, latenza al di sotto dei 40 ms e indice di data loss sotto il 5%. Negli Stati Uniti sono bazzecole, da noi non ancora. Per verificare i requisiti basta fare uno speed test della rete.
La teoria di Google si paleserà entro novembre. Qui il punto di svolta è dato dagli sviluppatori non dalle compagnie che producono console e PC. Del tipo: se EA Sports deciderà di supportare Stadia, così come ha già annunciato Ubisoft (Assassin’s Creed), allora sarà una bella botta per Microsoft e Sony, con le rispettive Xbox One e PlayStation che avrebbero dei motivi in meno per entrare nelle case dei ragazzi.
Del resto, il cloud è anche questo: ridurre gli oggetti fisici per far spazio ai servizi; tutto è in rete, non si paga più una sola volta per un prodotto che si tiene con sé ma si entra nell'ottica del cosiddetto as-a-service, si sostiene una spesa periodica, per quanto se ne ha bisogno.
La rivoluzione del cloud, per la massa, è già una realtà. Quando usiamo Netflix o Spotify non facciamo altro che collegarci a un server della compagnia. Musicassette, CD, DVD, persino le chiavette USB fanno parte del passato e presto sarà così pure per i videogame. Resta da capire quando arriverà e quanto costerà Stadia ma è plausibile che il prezzo di ingresso sarà abbordabile, per spingere il progetto.
Altro punto saliente è la questione delle collaborazioni ed eventuali esclusive: qualora i big dovessero restare ancorati ai vecchi modelli, beh l'iniziativa morirebbe presto, ma se dietro c'è un nome come Google, allora immaginiamo che la strategia per scalare le classifiche sia stata già ben definita.
L'Italia entrerà nel primo flusso di disponibilità di Google Stadia. Durante la conferenza di presentazione al recente E3, abbiamo scoperto i prezzi. Un abbonamento da 9,99 euro al mese e un ampio catalogo di giochi, a partire da novembre.