Politica
February 21 2022
1 aprile 2022. Potrebbe essere quello il giorno della fine dello Stato di emergenza, il giorno della fine dell’emergenza legata alla pandemia di Covid, dopo due anni e più di restrizioni, lockdown, green pass normale e/o rafforzato e quant’altro.
Certo, tensioni tra le varie anime del Governo e con una parte del mondo scientifico ci sono ancora, ma la strada tracciata da Mario Draghi sembra ormai segnata. Tra che dovrebbe appunto cominciare il giorno dopo la scadenza dell’ennesimo stato di emergenza che era stato prorogato fino al 31 marzo
Draghi infatti non avrebbe alcuna intenzione di rinnovarlo ulteriormente, decisione questa che avrà ricadute immediate sulla nostra quotidianità, riportandoci ad un quasi stato di normalità.
Anche perché ormai i dati su contagi e ricoveri sono chiari: il calo è rilevante ed ormai sono sempre più le Regioni italiane che si avviano al ritorno in zona bianca,
Cosa accadrà quindi a partire dal 1 aprile; semplicemente sarà il giorno in cui entreranno in vigore regole e norme meno restrittive fino a quella che dovrebbe essere il nostro «freedom day», quello della fine di ogni restrizione, previsto per il 15 giugno.
Nei due mesi e mezzo da aprile all’inizio dell’estate si andrà quindi allentando la morsasi ciascuno di noi.
Primo obiettivo quello di rendere il più possibile la vita normale e tranquilla in vista della Pasqua (17 aprile), data cruciale per il mondo del turismo che tanto ha sofferto in questi due anni. A scomparire sarà soprattutto alò Green Pass rafforzato da esibire in molte situazioni, come accade oggi. Ad esempio in bar e ristoranti tutto questo non sarà più richiesto e necessario per chi si trova all’aperto. resta invece la mascherina indossare quando ci si siede o ci si alza dal tavolo, non durante la consumazione.
Lo stesso dicasi per gli alberghi, ma non solo. Anche attività legate al turismo come fiere, sagre e persino le manifestazioni fieristiche ed i congressi potranno svolgersi senza bisogno del green pass (ma con la mascherina se organizzati al chiuso).
Dal 1 aprile poi gli stadi di calcio potrebbero tornare al 100% della loro capienza per farci godere con il massimo del tifo possibile il finale di stagione.
Scade anche l’obbligo di esibire il green pass rafforzato sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza come su quelli del trasporto pubblico urbano.
Novità ovviamente per gli ingressi in Italia dai paesi stranieri. Non saranno infatti rinnovate le ordinanze che impongono quarantene e tamponi in ingresso soprattutto per chi proviene da paesi che non hanno situazioni di contagio preoccupanti.
C’è però chi nella maggioranza vorrebbe tempi più rapidi ed un’abolizione totale del Green Pass dopo il 31 marzo. la Lega infatti in commissione Affari Sociali della Camera, mentre era in esame proprio il Decreto sul Covid ha presentato un emendamento in tal senso, andando contro gli ordini della maggioranza. L’emendamento ha ottenuto anche lìappoggio ed il voto di Fratelli d’Italia ed Alternativa ma non è passato. La mossa di Salvini ha spiazzato soprattutto il Pd. Il segretario Enrico Letta, dopo quanto successo qualche giorno fa con il Governo sconfitto in Commissione per ben 4 volte soprattutto sul limite al contante, ha attaccato la Lega: «Il nostro atteggiamento di serietà continuerà, abbiamo preso una responsabilità con gli italiani, col presidente della Repubblica, e con il Parlamento, chiediamo a tutti di essere altrettanto seri e responsabili. A me ha colpito che stamani la Lega abbia di nuovo votato emendamenti dei provvedimenti che erano in corso di discussione fuori da una logica di maggioranza e contro i pareri del governo. Noi chiediamo serietà. E' l'unico modo per cui questo lavoro comune vada avanti con efficacia».
Ma anche Forza Italia e parte del Movimento 5 Stelle hanno chiesto maggiore libertà e riaperture, a partire dal 1 aprile