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ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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Governo: le 3 alternative di Sergio Mattarella

"Attenderò alcuni giorni, trascorsi i quali valuterò in che modo procedere per uscire dallo stallo che si registra”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del secondo giro di consultazioni e di fronte all'inconcludenza dei partiti, chiude all'ipotesi di un terzo giro.

L'acuirsi della crisi siriana, gli importanti appuntamenti internazionali e le scadenze economiche che interessano anche Bruxelles fanno sì che l'Italia abbia necessità di un governo con piene funzioni. A questo riguardo il Capo dello Stato si riserva alcuni giorni di riflessione per capire come tirare fuori i partiti dallo stallo e avviare pienamente la legislatura. Una breve attesa che è anche un’ulteriore chance per le forze politiche di trovare una sintesi, al termine della quale però una decisione andrà presa.

Un'accelerazione che è imposta soprattutto dallo scenario internazionale dove la Francia di Macron e il Regno Unito di May sono pronti alla guerra contro Assad. Gentiloni ha affermato che l'Italia non parteciperà ai raid, ma è chiaro che un governo dimissionario ha poca incisività nello scacchiere internazionale. A questo punto le strade e gli scenari che si aprono sono almeno tre.

Il mandato esplorativo

Mattarella potrebbe chiedere già a partire dalla metà della prossima settimana al Presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, di esplorare se le tensioni tra la coalizione di centrodestra e Movimento 5 stelle possano sciogliersi. D'altronde anche la sua nomina è frutto del primo accordo tra le parti ed espressione di Forza Italia che in questa fase, lo si è visto ieri al termine delle consultazioni, è diventata l'ago della bilancia per l'avvio o meno di questa alleanza.

Il pre - incarico

La seconda soluzione è quella di un pre - incarico che il Presidente potrebbe conferire ad una figura terza rispetto a quella di Di Maio e Salvini. Potrebbe essere tuttavia espressione di questi partiti ma considerata di "garanzia". Nelle ultime ore si è fatto il nome di Giorgetti o Bongiorno. Ma per stemperare ulteriormente gli animi, il Presidente potrebbe optare per una personalità esterna in grado di mettere d'accordo tutti, comprese quelle formazioni che fino ad oggi sono considerate opposizione. In questo modo anche Pd e Leu potrebbero rientrare in partita.

Pieno incarico

Se lo scenario internazionale dovesse precipitare nelle prossime ore, non è detto che Mattarella non sia costretto a conferire un incarico pieno ad una personalità terza in grado di raccogliere un'ampia maggioranza parlamentare, richiamando tutte le forze parlamentari ad una presa di responsabilità. In questo caso avremmo un governissimo, un governo istituzionale o un governo del presidente.

Perchè di fronte ad una crisi internazionale, l'Italia non potrebbe di certo attendere i tempi di una nuova campagna elettorale e neppure gli organismi internazionali. Se questa che è l'extrema ratio per il Presidente della Repubblica dovesse prevalere, saremo di fronte al fallimento di tutti quei leader che fino ad oggi si sono sgolati cantando vittoria. 

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