Raccontare in maniera inedita l’Italia e il suo patrimonio artistico e culturale, attraverso le eccellenze del mondo dell’impresa, dell’economia, della cultura, della scienza, dell’arte e dell’enogastronomia. È questo l’obiettivo di Panorama d’Italia, il live e media experience del settimanale Panorama, diretto da Giorgio Mulè, che venerdì 16 giugno è sbarcato ufficialmente anche in tv con il primo degli undici appuntamenti speciali di Grand Tour d’Italia, in onda su Rete 4 in seconda serata, condotto da Alessia Ventura, registrando un ottimo 7% di share. Prima tappa, Torino, “punto di partenza e di arrivo, metafora di un paese che non si arrende e capitale della bellezza che non invecchia mai”, come ha spiegato in apertura di puntata Mulè, prima di incontrare John Elkann, lo chef star Andrea Berton e Luca Argentero.
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Grand Tour d'Italia, la prima puntata a Torino
Fedele al suo motto – ovvero “tutto il meglio visto da vicino” - Grand Tour d’Italia è un viaggio 2.0 lungo la Penisola tra territori e i talenti, spesso nascosti dell’Italia, bellezze e personaggi che fanno grande il nostro paese. La puntata si apre con un incontro ironico tra il direttore di PanoramaGiorgio Mulè e il sindaco di Torino, Chiara Appendino, che gli propone un inedito scambio di ruoli, poi si entra nel vivo del programma con il primo grande incontro, quello con lo chef Andrea Berton.
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Protagonista di uno showcooking realizzato da Eataly, a Lingotto, il cuoco stellato ripercorre la sua storia, da potenziale campione di sci a chef di successo che è riuscito ad imporsi a livello mondiale con le sue ricette gourmet, dirette e immediate. “Il piatto icona dell’Italia? La lasagna. Che però propongo con un ragù di piccione, fonduta di Grana Padano e un foglio di pasta gratinata al momento: è delicata e leggera”, racconta Berton ad Alessia Ventura. Secondo lo chef, Torino (e il Piemonte) a tavola sono sintetizzati dalla bagna càuda, mentre l’ingrediente simbolo della nostra cucina è il pomodoro. “Ci rappresenta in toto e gli spaghetti al pomodoro, possibilmente non cotto perché è già perfetto così, sono il massimo del piacere”.
L'incontro con Gian Piero Ventura
Dalla cucina al calcio, il racconto di Grand Tour d’Italia – esperimento ben riuscito, capace di mixare in maniera inedita carta stampata, web e tv - passa anche attraverso lo sport più amato dagli italiani. A svelare il suo rapporto con Torino, è il ct della Nazionale Gian Piero Ventura, che considera la città la sua seconda casa. “Nei cinque anni da allenatore del Torino sono stato accolto in una maniera assolutamente straordinaria, prima con la solita diffidenza dei torinesi poi, piano piano, alla fine è stata una simbiosi totale”, rivela. Il suo luogo del cuore? Il parco del Valentino, spiega ad Alessia Ventura, cui rivela che a confermargli la notizia che sarebbe diventato ct degli Azzurri fu Marcello Lippi. “Mi chiamò e quasi non riuscivo a crederci. Era una sfida troppo stimolante e difficile per dire di no. Il tempo dirà se ho fatto bene per me e l’Italia”.
Giorgio Mulè intervista John Elkann
Il colpaccio grosso della prima puntata di Grand Tour d’Italia è senza dubbio l’intervista realizzata da Giorgio Mulè a un torinese d’eccezione, il Presidente della Fiat John Elkann, protagonista di uno degli incontri più clamorosi messi a segno da Panorama d’Italia. Da Palazzo Madama, edificio simbolo della città, Elkann, notoriamente schivo e riservato, racconta il suo rapporto con Torino: “È la capitale del mio cuore. È la città dove vivo e dove i miei figli vanno a scuola: si sta molto bene e siamo molto felici di viverci”. Nella conversazione dal direttore di Panorama, Elkann traccia un profilo del rigore sabaudo e sintetizza: “È una città timida e, per questo, non valorizza o non fa vedere, come invece fanno altre città, tutto quello che ha da offrire".
Luca Argentero e gli altri torinesi doc
Impresa, cultura ed enogastronomia. La seconda parte della puntata si apre con l’intervista di Cataldo Calabretta, inviato di Grand Tour d’Italia, al presidente del Cobat, il Consorzio nazionale Raccolta e Riciclo, Giancarlo Moretti, che spiega il concetto di economia circolare, ovvero il recupero di nuovi materiali e risorse dai prodotti a fine vita, rivelando che, a sorpresa, l’Italia è “un paese virtuoso, primo in Europa per prodotti raccolti e riciclati, se si escludono i rifiuti urbani”.
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Altro giro, altro incontro. Questa volta tra due torinesi doc, ovvero Alessia Ventura e Luca Argentero. “È interessante che Torino racconti il bello del paese, perché è una città importante per la nostra nazione. Ci torno sovente, non è un posto che ho abbandonato. Mi sono portato dietro puntualità, rigore, rispetto per il lavoro degli altri. L’accento? È sparito perché al cinema non funziona”, ironizza l'attore. “Qui c’è tutto, arte, cultura, tradizione e storia: siamo abituati al bello che ci circonda ma dovremmo impegnarci di più per farli conoscere agli altri”. Ed è proprio questo uno degli obiettivi di Panorama d’Italia.
Il gran finale con i TheGiornalisti
La prima puntata si chiude poi con un’interessante carrellata trasversale di volti, più o meno noti. A cominciare da quelli di due grandi famiglie d’imprenditori torinesi, come Paolo Pininfarina, ingegnere a capo di una delle aziende simbolo dell’automotive italiano. Poi spazio al giovane Edoardo Cavagnino, 33 enne erede della mitologica Gelateria Pepino nata 134 anni fa, ancorata alla città ma con uno sguardo rivolto al mondo.
Nel gran finale della tappa torinese, arriva l’intervista a Tommaso Paradiso, leader della band del momento, i The Giornalisti. Nel camerino, poco prima dell’incontro con i fan al Piccolo Teatro Regio, il musicista ripercorre con la Ventura i suoi esordi, dal salotto di casa dei suoi genitori trasformato in sala prove ai primi concerti nei club, fino al sold out nei palazzetti. Appuntamento a venerdì 23 giugno con la seconda puntata di Gran Tour d’Italia, su Rete 4.