Televisione
November 11 2017
Milano capitale della moda e dello sviluppo economico del paese. Per raccontare la più cosmopolita delle città italiane non bastava una puntata e così Grand Tour d'Italia, il programma di Rete 4 condotto da Alessia Ventura e Giorgio Mulè, il direttore di Panorama, propone due puntate tutte milanesi e una carrellata di ospiti davvero speciali. Ecco il meglio del primo dei due appuntamenti, andato in onda venerdì 10 novembre, che ha registrato un boom di ascolti con il 6,1% di share.
Milano e la Lombardia come centro d'eccellenza dell'istruzione e della cultura. Ad approfondire questo tema ci ha pensato il ministro dell'istruzione Valeria Fedeli, che ha anche svelato il suo rapporto speciale con Milano. "Sono molto affezionata a Milano perché qui ho studiato e ho incontrato la cultura e la pratica politica, che mi hanno spinto ad incrociare una realtà dinamica, innovativa e cosmopolita. Qui ho cominciato a fare la sindacalista, nel '72", ha rivelato il ministro.
Tra i temi trattati, c'è ovviamente la pratica dell'alternanza scuola-lavoro. L'obiettivo del Governo? Replicare lo schema della Lombardia anche in altre regioni. E proprio del progetto Garanzia Giovani, che propone non solo l'orientamento al lavoro ma di accompagnare i giovani fino al primo inserimento lavorativo, ha parlato l'assessore regionale all'istruzione Valentina Aprea. "Garantiamo un'esperienza entro quattro mesi dal termine degli studi. 700 operatori pubblici e privati sono attivi e i risultati sono incredibili".
Tra gli incontri più intensi della terza puntata del secondo ciclo di Grand Tour d'Italia, c'è quello con Alfonso Signorini, milanese doc innamorato della sua città. Il suo luogo del cuore? Da melomane incallito, ovviamente La Scala, cui lo lega un ricordo speciale. "I miei nonni s’incontrarono in sanatorio per curare la tubercolosi. Una volta guariti, andarono alla Scala ad assistere alla Traviata e lì mio nonno chiese a mia nonna di sposarlo", rivela il direttore di Chi, che ha poi presentato Ciò che non muore mai, il suo libro su Chopin.
A proposito di libri, non poteva mancare una delle scrittrici milanesi più amate, Sveva Casati Modignani, che si definisce "orgogliosamente milanese". "Il mio è un gioco. Gioco a raccontare le storie in cui Milano è sempre una protagonista involontaria. Certo, è cambiata tantissimo: rileggendo Anna dagli occhi verdi, scritto 35 anni fa, si scopre che la mia città era un altro mondo, era l'Italia del benessere economico, in cui cercare lavoro era facile".
Discrezione, disciplina e dovere, sono l'essenza di Milano, capitale dell'eleganza e della moda. "Milano è quella più all'avanguardia, è la più internazionale", sottolinea Anahi Ricca costumista televisiva tra le più contese, collaboratrice tra le altre di Maria De Filippi e Federica Panicucci. Ma Milano è anche una delle capitali italiane del food e non potevano mancare chef stellati del calibro dei Fratelli Cerea, che hanno fatto dell'arte della ristorazione la loro missione di vita.
Grand Tour d'Italia ha incontrato Chicco e Roberto Cerea - tre stelle Michelin con il loro ristorante Da Vittorio a Brusaporto, in provincia di Bergamo - ambasciatori della cucina italiana nel mondo. Sempre a Milano, ha trovato casa sedici anni fa Matias Perdomo, dall'Uruguay con furore. I suoi piatti riflettono la concezione ludica che ha della cucina, perché "trasmettere passione e divertimento è fondamentale, ma è un gioco serio", rivela lo chef del ristorante Contrasto.