Televisione
September 22 2018
I ritmi, i sapori e i grandi talenti di Napoli. È un saporito bis partenopeo la seconda puntata Grand Tour d'Italia, il road show di Rete 4 condotto da Lucilla Agosti, andato in onda venerdì 21 settembre. Il viaggio inedito tra le eccellenze italiane continua, raccontando in chiave inedita il mondo dell'impresa, dell'economia, della cultura, della scienza, dell'arte, dell'enogastronomia italiana. Ecco il meglio del secondo episodio.
Napoli vista dagli occhi di chi la vive e di chi la narra attraverso la sua arte. È il cantautore Enzo Avitabile il primo ospite della seconda puntata di Grand Tour d'Italia - Sulle orme dell'eccellenza, con Lucilla Agosti che ha provato a raccontare il suo mix esplosivo (e a tratti malinconico) di passione, talento e coraggio.
Avitabile, che ha fatto della sperimentazione uno dei punti strategici della sua musica, è partito dalla periferia per poi girare il mondo, incrociando da giovanissimo nel celebre Rione Sanità Pino Daniele, di cui è stato uno degli amici storici. "È un'amicizia che nessuno può capire, un rapporto vero, fatto di sorrisi e di litigi. Litigavamo per la musica ma poi facevamo sempre pace", rivela.
Avitabile si apre in maniera insolita, tornando indietro con la memoria ai tempi in cui sognava "di incontrare tutti quelli che stavano nel jukebox che ascoltavo da piccolo". Il successo arriva poi col recupero della lingua napoletana e del dialetto, che utilizza per raccontare i grandi temi universali e la sua città, bagnata da un mare che accoglie. "Napoli è una città che si muove al ritmo dell'universo. I pregiudizi? Ci fanno comodo. Ma è una città che accoglie e ama le differenze. I napoletani hanno il coraggio di ogni giorno".
Napoli fa rima con eccellenze culinarie celebri nel mondo. Dolci o salate, c'è spazio per accontentare tutti i palati. Per questo era impossibile non fare tappa in pieno centro, in una delle pasticcerie storiche, quella della famiglia Infante. A gestirla è ora Marco, goloso nel dna, che da piccolo ha messo le mani in pasta realizzando come primo dolce l'iconico babà. "L'essenza di Napoli in un dolce? La zeppola di san Giuseppe, con la crema pasticcera e le amarene", spiega a Lucilla Agosti il pastry chef, celebre tra i cultori per il suo panettone artigianale, considerato uno dei migliori d'Italia.
A tratteggiare Napoli, ribattezzandola "capitale d'arte, cultura e anche di qualche stortura", è poi il direttore di Panorama, Raffaele Leone, padrone di casa nella tappa napoletana di Panorama d'Italia. "La strada nel centro storico la si trova perdendosi tra i vicoli, i portoni monumentali e il rumore della gente. È un capovolgersi di storie e percorsi, è come se Napoli trovasse il suo ordine nel disordine", osserva prima di incontrare il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca,
"Vogliamo toccare l'eccelenza nella scuola, nella sanità, nelle infrastrutture e nei trasporti", annuncia De Luca con il consueto piglio. "Siamo già a livelli molto buoni per quanto riguarda la scuola e il trasporto pubblico locale, tranne che a Napoli. Ma abbiamo un obiettivo: collocare la Regione nell'eccellenza mondiale, puntando sul comparto moda, l'automotive e le eccellenze enogastronomiche". Ma quali sono i punti di forza e quello di debolezza di questa terra?. "C'è l'umanità della gente e il patrimono storico artistico. Per contro, purtroppo, uno scarso spirito civico e qualche elemento di 'pulcinellismo' di cui dobbia liberarci".
Napoli e l'arte, un binomio fondamentale. A parlarne è ancora un volta il critico dei critici, Vittorio Sgarbi, che indica il luogo imperdibile per tutti, napoletani doc e turisti. "Napoli coincide con una stagione incredibile di Caravaggio, sintetizzata in quell'opera straordinaria al Pio Monte della Misericordia. Mette assieme in una tela sette opere, realizzando un dipinto che è lo specchio della città: non poteva non dipingerlo a Napoli, diventando napoletano anche a lui, suggestionato dai rapporti umani e dagli stimoli".
Nella puntata di Grand Tour d'Italia dedicata a Napoli, non poteva mancare una delle artiste partenopee più amate, Maria Nazionale. "Perdutamente innamorata di Napoli", così si definisce la cantante, parlando con l'inviato Cataldo Calabretta, che sottilinea come lei non abbia mai perso il contatto con le sue radici e il suo mondo. "Porto sul palco la gente di Napoli, che è cambiata moltissimo e dal punto di vista della musica è molto giovane e vive una stagione di grande infermento", osserva l'artista.
In pochi lo ricordano, ma Carlo Pedersoli - in arte Bud Spencer- è nato a Napoli, precisamente a Borgo Santa Lucia. "Era napoletanissimo di nascita ed educazione. La famiglia si trasferì a Roma e poi in Sudamermica a causa della guerra ma non ha mai perso le sue origini. Ha girato molti film in città, dove aveva legami e amicizie", rivela il figlio Giuseppe Pedersoli, raccontando alcuni lati inediti del padre, scomparso nel giugno del 2016.
"Non voleva fare l'attore, poi fu un regista, Giuseppe Polizzi, a intuire che aveva delle doti attoriali. Ma la sua carriera sportiva era il suo vero orgoglio. 'Il cinema chissà quanto direrà. Invece nello sport non puoi bluffare', mi diceva sempre", aggiunge Giuseppe, annunciando che con una società tedesca sta per realizzare una serie sull'indimenticabile Bud.