L'impresa non è ardua: è, a dir poco, sovrumana. E probabilmente è anche per questo se è stata appena rinviata a fine giugno. Da più mesi Carlo Nordio, ministro della Giustizia, annuncia l’esistenza di una lunga serie di disegni di riforma in via di elaborazione: una lista che, per il peso dei temi, l’importanza degli obiettivi e le prevedibili opposizioni che muoverà, fa tremare le vene ai polsi.