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November 10 2012
L’indirizzo c’è, l’orario pure. E campeggiano entrambi in bella vista su Internet. Vecchi centri civici, ex scuole, casolari di campagna o addirittura scantinati: tutto all’insegna dell’understatement. Peccato che però, lì dentro, nel giorno e nell’ora prefissata, non ci sia nessuno. Un deserto dei tartari in salsa lombarda. Riunioni fantasma o – semplicemente – disorganizzazione?
E’ quello che si stanno chiedendo da qualche settimana alcuni fan di Beppe Grillo, intenzionati a seguire in tempo reale le riunioni del Movimento 5 Stelle che decideranno i candidati alle elezioni regionali 2013 per la Lombardia. Incontri che sono partiti – con la consueta discrezione che caratterizza il movimento fondato dal comico genovese – i primi giorni di novembre. E che puntano a scremare una rosa di possibili candidati al Pirellone. Nomi che però saranno resi noti solamente all’ultimo minuto. Per evitare le odiate intrusioni della stampa.
Secondo il movimento fondato da Grillo, dunque, qualunque cittadino che abbia superato la maggiore età, che non abbia macchie sulla fedina penale e che non sia iscritto ad alcun partito, può candidarsi. Anche se no fa parte del Movimento. A sceglierlo, sarà il popolo del web. Dopo aver partecipato – appunto – alle riunioni lombarde. Durante le quali, di fronte a un pubblico stavolta in carne e ossa e non più davanti a un monitor, i candidati saranno sottoposti alla “graticola”: domande cattive che misureranno il loro temperamento.
Peccato però che, anche per i più motivati, offrirsi a bersaglio, sia davvero difficile. Perché sono in pochi quelli che riescono a partecipare agli incontri. Gli indirizzi e le date cambiano all’ultimo minuto, e sarebbero aggiornati attraverso una mailing list che però non tutti ricevono.
L’ultima riunione fantasma è stata giovedì sera, a Como. Il sito www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/lombardia/2012/11/incontri-verso-le-elezioni-regionali.html parla chiaro: l’incontro in terra lariana è fissato per le ore 21 al centro civico di via Gabriele D’Annunzio 52. Poco più di 20 persone si presentano. Ma il vecchio centro alla periferia della città è deserto. Chiuso a chiave.
Spostamento di sede dell’ultimo minuto? Data procrastinata? Sito non aggiornato? Non è dato sapere. Fatto sta che i delusi sono parecchi. Racconta Carlo, 33 anni, comasco, che lavora in Svizzera come operaio metallurgico: “Ho ricevuto la mail con questo indirizzo, che è poi quello scritto anche sul blog ufficiale. Poi ne ho ricevuta un’altra, che comunicava un cambiamento di sede. Poi un’altra ancora, che faceva marcia indietro e ribadiva che l’appuntamento era qui, al centro di via D’Annunzio. Risultato: ho girato due sedi nella stessa sera ed erano entrambe deserte”.
E il malumore si fa sentire anche sul web. Scrive Valentino: “Ma a Como dove eravate? Nessuno ci ha avvisati che avevate cambiato sede e orario. Svegliatevi! Anche perché non è nemmeno la prima volta”. Gli fa eco Fabrizio: “Ma cambiate le sedi e le date degli incontri da un momento all'altro? Che significa? Ragazzi, un po’ di serietà perché qui la gente ce la perdiamo per strada”.
Dello stesso tenore il messaggio lasciato sulla pagina dedicata alle regionali del Movimento 5 stelle da Mario, di Segrate: “Vorrei seguire le riunioni nella mia zona. Ma nessuno mi informa”. E poi ci sono altri delusi, di Mantova: “Avete spostato la data senza dire niente? Ci deve essere qualcosa di sbagliato”.
Riunioni potenzialmente aperte a chiunque, che offrirebbero a tutti democraticamente la possibilità di sedere in consiglio regionale, ma – a quanto pare – difficilissime da seguire. Anche perché, perlustrando il sito in lungo e il largo, non si trovano numeri di telefono da contattare per chiedere spiegazioni, ma solo mail. Ogni forma di comunicazione è tutta – rigorosamente – via web.
Eppure l’attenzione sul movimento di Grillo, visto anche il successo delle regionali siciliane, è altissima. Anche perché in Lombardia i sondaggi prevedono un risultato a doppia cifra, anche fino al venti per cento. Nonostante le lamentele, come quelle di Maria Laura che sulle pagine del meetup lombardo scrive: "Ho rivisto persone che non hanno mai fatto nulla in questi due anni in cui Mattia Calise e tutti i consiglieri eletti sono stati lasciati soli. Le persone del movimento che hanno dedicato parte del loro tempo si contano sulle dita. Si vede che i 2.500 euro (cifra che i grillini tratterranno per sé dallo stipendio di consiglieri, ndr) sono più che sufficienti”.
Ma la realtà si sussurra sia un’altra. La paura dei militanti storici – vista la “democraticità” del sistema - sarebbe quella di imbarcare i furbi dell’ultima ora. E c’è già chi mormora a bassa voce: “Le candidature aperte a tutte? Solo una mossa pubblica. In realtà lo staff di Grillo ha già deciso tutti i nomi”.