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August 04 2014
Un commesso di Montecitorio sussurra: "Ci hanno tagliato le gambe". Per la prima volta hanno perso il loro fair play quando, il 24 luglio, dopo il si ai tagli degli stipendi che devono ancora essere quantificati, davanti agli uffici della presidenza hanno urlato: "Bravi, bis!"
Ma tagliare gli stipendi (l’indirizzo di non oltrepassare la soglia dei 240 mila euro per tutti i 1.411 dipendenti ora è materia di contrattazione sindacale) significa che un commesso con 40 anni di anzianità anziché 136 mila euro lordi l’anno ne prenderà probabilmente 98 mila.
Lo status symbol di chi lavora nella cittadella del potere si scalfisce? I 395 commessi sono la categoria più nota, quella che compare in tv quando ci sono i lavori d’aula: sono «assistenti parlamentari», uno dei sei livelli in cui sono divisi i dipendenti, dai consiglieri parlamentari agli operatori tecnici. Ai commessi più anziani la storia della Prima e Seconda repubblica si è materializzata davanti. «Un privilegio» confessa uno di loro, riservato soprattutto ai «magnifici 10» addetti all’aula, in genere giovanotti nerboruti adatti a sedare le risse e che devono ricordare a menadito nomi e facce dei deputati. Ci sono poi gli addetti ai piani, ai tour delle gite scolastiche, fino a quelli della stanza «5000», la centrale di sicurezza. I turni qui sono di 24 ore, mentre in aula sono a esaurimento dei lavori.
Ogni commesso è reperibile sempre, ma il privilegio è ben retribuito: con gli stipendi in vigore si va da un minimo di 34.559,94 euro lordi appena assunti a 50.545,28 euro dopo dieci anni fino al massimo di 136.120,45 euro dopo 40 di anzianità (ma a questo livello sono arrivati in 19). Il più sfortunato parte da quei 2 mila euro netti mensili con i quali vanno avanti intere famiglie, tanto che il questore Stefano Dambruoso, di Scelta civica, denuncia che a fine carriera il barbiere guadagna il quadruplo di un insegnante di pari anzianità. E dopo le polemiche sul suo staff, anche la presidente della Camera Laura Boldrini ha annunciato i tagli: i collaboratori sono ora otto invece degli 11-12 di prima. Lei, che si è tagliata lo stipendio del 30 per cento, oggi percepisce «10 mila euro netti al mese».