Guida ai grandi vini rossi da avere in cantina

Mentre l’Europa continua stoicamente a elucubrare sull’infausto destino di Bacco, accusandolo di essere nocivo per la salute dell’uomo (al pari delle bionde), dalle cantine di casa nostra, deo gratias, non smettono di uscire mirabili capolavori sottovetro. Bottiglie di un certo peso, perché il «camaleontico vermiglio», dopo mesi e mesi di riposo all’ombra di pregiati legni, è finalmente pronto a dare il meglio di sé. Le temperature in diminuzione aiutano. Permettono di tenere, senza improvvisi sbandamenti, il tanto temuto grado alcolico. E la beva si fa poesia. In fondo, dopo fiumi di bollicine e bianchi ghiacciati per brindare all’estate, alzi la mano chi, qui e ora, non vorrebbe trovarsi davanti a una succosa bistecca alla griglia accompagnata da un calice di rosso. Purché quest’ultimo sia grande, nonché figlio di un’arte millenaria che - c’è da sperare - non vada mai in fumo.

ETNA ROSSO ALTA MORA GUARDIOLA 2020 CUSUMANO


BOLGHERI SUPERIORE DOC 2021 DONNE FITTIPALDI


BRUNELLO DI MONTALCINO 2019 GIODO


BAROLO ESTER CANALE VIGNA RIONDA 2020 GIOVANNI ROSSO


TAURASI NATURALIS HISTORIA 2017 RISERVA MASTROBERARDINO


CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE 2019 QUERCIABELLA


SFORZATO DI VALTELLINA SFURSAT 5 STELLE 2021 NINO NEGRI


TOSCANA MERLOT REDIGAFFI 2021 TUA RITA


CANNONAU DI SARDEGNA L’ORA COSTANTE LA CONTRALTA


BARBARESCO SORÌ SAN LORENZO 2021 GAJA


AMARONE DELLA VALPOLICELLA MONTE LODOLETTA 2018 DAL FORNO ROMANO


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