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September 14 2018
Una broncopolmonite ha stroncato Guido Ceronetti nella sua casa di Cetona, in provincia di Siena. Aveva 91 anni lo scrittore, poeta, filosofo (non per scelta), drammaturgo e intellettuale fra i più alti e originali nel panorama culturale italiano del Novecento e dei primi Duemila.
Come un moderno anacoreta Guido Ceronetti conduceva da anni una vita fuori dai riflettori. Misantropo e pessimista nella sua lettura del ruolo dell’uomo nel mondo, descriveva però la realtà circostante con una caustica ironia e una vitale lucidità.
Iniziò la propria carriera nel '45, collaborando con diversi giornali, ma la sua curiosità lo portò a interessarsi alle più disparate discipline umanistiche. Tradusse dal latino Marziale, Giovenale, Orazio e Catullo e si occupò anche di ebraico antico, proponendo famose traduzioni di alcuni scritti biblici (Qohèlet, Salmi, Libro di Giobbe, Libro di Isaia e Cantico dei Cantici). La sue principali espressioni letterarie furono la poesia e le raccolte di aforismi, ma si cimentò anche con il teatro, in particolare con gli spettacoli di marionette del suo celebre Teatro dei Sensibili.
Scegliere quali siano le opere più significative di Guido Ceronetti non è semplice. I suoi lavori, che siano poesia, drammaturgia, narrativa, saggistica, traduzioni o raccolte di aforismi, rappresentano un unico grande corpo letterario da esplorare nel suo insieme per riuscire a comprendere pienamente un autore così libero da schemi ed etichette.
Abbiamo comunque provato a selezionare una breve lista di opere capitali, in grado di dare il giusto avvio per provare a scoprire o riscoprire Guido Ceronetti e l’entità del suo contributo alla letteratura e alla cultura italiana.
Fra il 1981 e il 1983 Ceronetti, su consiglio di Giulio Einaudi, percorre in lungo e in largo la Penisola. Visita città, musei, piazze, manicomi, cimiteri e tanti altri luoghi, annotando impressioni e riflessioni sulla degradazione che l’uomo causa all’Italia (e al mondo). Il risultato di quell’esperienza è in questo libro, più volte ristampato e aggiornato negli anni.
Scrive l’autore: “Il campo di lotta tra Bene e Male è dappertutto, dove c’è un uomo capace di pensare: in Italia il loro contendere ha sempre coinvolto la bellezza, l’ha avuta come suprema moderatrice, oggi per vittima”. Si tratta per molti dell’opera migliore per riuscire ad avere un’infarinatura del pensiero spiazzante, eccessivo e unico di Guido Ceronetti.
Un viaggio in Italia
di Guido Ceronetti
(Einaudi)
380 pagine
Prima storia realizzata da Ceronetti per il suo celebre Teatro dei Sensibili, progetto di messa in scena di spettacoli di marionette nato nel 1970 nella sua casa di Albano Laziale, con l’aiuto della moglie Erica Tedeschi. In quell’appartamento assistettero alle piece numerosi importanti personaggi della cultura, fra cui Eugenio Montale, Guido Piovene, Natalia Ginzburg, Luis Buñuel e Federico Fellini. Nel 1985 il Teatro dei Sensibili divenne itinerante, con rappresentazioni in vari teatri d’Italia, debuttando proprio con La iena di San Giorgio. Il testo narra la storia di un macellaio che realizza salumi usando carne umana, tratta dalle cronache di San Giorgio Canavese, dove nel 1835 un tale di nome Giorgio Orsolano (detto "La Iena di San Giorgio") venne impiccato con l'accusa di omicidio e cannibalismo.
La iena di San Giorgio. Tragedia per marionette
di Guido Ceronetti
(Einaudi)
49 pagine
Una raccolta di aforismi datata 1979 attorno al tema del corpo, luogo in cui abita il divino, nonostante la sua caducità, la sua sofferenza, la malattia. È uno dei più apprezzati esempi dell’erudizione e della curiosità di Ceronetti, il quale inserisce in questo libro osservazioni, riflessioni, enigmi ed efficaci collegamenti interdisciplinari fra scienza, medicina, letteratura, religione e attualità.
Il silenzio del corpo. Materiali per studio di medicina
di Guido Ceronetti
(Adelphi)
228 pagine
Poesie che traducono in parole, impressioni e immagini la natura (dis)umana dell'essere umano. Ceronetti tocca e rende omaggio al dolore che è nelle nostre esistenze, alle piccole e alle grandi tragedie. Troviamo l'ode a Eluana Englaro, ad esempio, con la sua esperienza di "priva di morte e orfana di vita", ma anche i riferimenti all'inferno in terra conosciuto con la strage di Beslan o agli abissi oscuri del "mattatoio infinito" che è la guerra. Le ballate musicano l'apocalisse del nostro mondo.
Le ballate dell'angelo ferito
di Guido Ceronetti
(Il Notes Magico)
105 pagine
Pubblicata nel 2011, si tratta di una storia originale del Novecento, riassunta attraverso i personaggi e gli avvenimenti più rappresentativi. Un volume ricco di immagini e riflessioni puntuali, che raccontano di un secolo lungo (in contrasto con la lettura di Eric Hobsbawm) per la sua malvagità, pieno di violenza, genocidi, morte e rovine. Solo qualche barlume di speranza viene indicato da Ceronetti in alcune pratiche come il vegetarismo (di cui l’autore è uno dei primi seguaci) o il naturismo e nel lascito di autori particolarmente illuminati: Cesare Pavese, Ruediger Dahlke, Cornelius Castoriadis, Tadeusz Kantor e altri.
Ti saluto mio secolo crudele. Mistero e sopravvivenza del XX secolo
di Guido Ceronetti
(Einaudi)
124 pagine